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Allegri: “Importante centrare il primo obiettivo”. Danilo: “La squadra è unita, sul ritiro tutti d’accordo”

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Dopo la brutta sconfitta di sabato contro il Verona, arrivata dopo quella contro il Sassuolo, la Juventus ha la possibilità di rialzare la testa in Champions League dove le cose sembrano andare meglio: i bianconeri sono a punteggio pieno in testa al loro girone, e cercheranno domani sera la vittoria contro lo Zenit per chiudere il discorso qualificazione e concentrarsi sul campionato. Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri parla dalla sala stampa dell’Allianz Stadium in conferenza, per presentare la partita in programma domani sera, accompagnato dal difensore brasiliano Danilo.

Prende la parola Danilo.

ZENIT – “La gara arriva nel momento giusto, noi cerchiamo di essere sempre al massimo, giocando con la stessa rabbia sia in campionato che in coppa. Domani andrà affrontata nella migliore maniera possibile”.

SQUADRA – “La squadra è unita, siamo tutti concentrati sugli stessi obiettivi, ora dobbiamo solo vincere domani”.

RITIRO – “Abbiamo bisogno di dare qualcosa in più per la Juve, lasciando il resto un po’ da parte. Capiamo tutti il momento che stiamo passando e dobbiamo riniziare. Ci sta che stiamo un po’ insieme per parlare di quello che dobbiamo fare”.

DIFESA – “Subiamo troppi gol, soprattutto ultimamente. Bisogna riprendersi e rialzarsi pensando e giocando sempre con cattiveria. Quando abbiamo la palla dobbiamo correre e ogni partita giocarla come fosse una finale”.

OBIETTIVI – “Ora pensiamo gara per gara che è quello che è importante, poi pensiamo al resto. Domani dobbiamo vincere per noi e per i tifosi, poi penseremo a sabato”.

CHAMPIONS – “Secondo me la Champions deve essere un obiettivo, perchè abbiamo qualità ed esperienza per centrarlo, ma dobbiamo lavorare”.

DIFFERENZE – “Tra campionato e Champions non deve succedere che ci siano cali di concentrazione. Stiamo cercando di mantenere una linea di prestazione, che sia in Champions o in campionato, e questo è quello su cui dobbiamo migliorare”.

MOMENTO – “Il ritiro è facile da capire. Siamo tutti con il pensiero di fare bene e dare di più alla Juve, siamo tutti d’accordo nel pensare sia necessario per riprenderci. Nessuno ha detto niente, tutti erano d’accordo, ora pensiamo a fare una bella gara domani”.

PROBLEMI – “Quando ci sono cambiamenti è sempre difficile, serve tempo per assimilarli. Ci sono problemi diversi rispetto agli ultimi due anni, e stiamo cercando di risolverli al più presto”.

 

Prende la parola Massimiliano Allegri.

ZENIT – “Domani possiamo centrare il primo obiettivo della stagione e sarebbe bello centrarlo, anche per lavorare più serenamente sul campionato”.

INDISPIONIBILI – “Non ci saranno Kean, De Sciglio e Ramsey, domani mattina deciderò chi giocherà”.

CENTROCAMPO – “Giocando tante partite è difficile avere una coppia fissa”.

UMORE – “Tutti siamo arrabbiati, in cinque giorni abbiamo buttato via tutto. Questo deve farci riflettere e su questo dobbiamo migliorare. Abbiamo preso 11 gol con squadre che giocano dal decimo posto in giù, e su questo dobbiamo riflettere e lavorare per migliorare”.

TATTICA – “Se avessi la garanzia di vincere sempre passando a 3 dietro lo farei, ma non è così. È una questione di migliorare la fase della difesa nella partita, soprattutto in alcune. Anche all’andata contro di loro non avevamo fatto bene dietro, lasciando alcune situazioni a loro. Quando affrontiamo squadre di questo tipo bisogna alzare le antenne perchè fino ad ora abbiamo pagato tanto e lo confermano i numeri, dai quali non si può scappare”.

PROBLEMI – “È inutile parlare di problemi, bisogna trovare soluzioni. Che sono quelle di lavorare e stare zitti, perchè chi vince è bravo e ha ragione e chi perde ha torto. Noi abbiamo buttato a mare tutto negli ultimi cinque giorni con due sconfitte, dobbiamo quindi lavorare in silenzio. Dobbiamo giocare e vincere, spiegare come si è fatto serve a niente. Nel calcio bisogna solamente fare, ora dobbiamo mettere un mattonino alla volta per costruire. Non è che ora il lavoro cambia, ma bisogna capire che in alcune partite, dove abbiamo già pagato, se continueremo a pagare così sbaglieremo. Ora bisogna solo stare in silenzio, non c’è nulla di cui parlare”.

ATTACCO – “Morata, Dybala e Chiesa hanno già giocato. Le squadre possono permettersi tutto, dipende poi da tante cose. Chiesa non era a disposizione domenica, domani lo sarà e magari giocherà”.

TESTA – “Morata ora non fa gol, magari domani inizia, ma non è diventato scarso tutto insieme. Ci sono momenti in cui gira tutto male, bisogna mantenere inalterata autostima e fiducia, pensando poco e lavorando tanto, poi le cose verranno”.

PARAGUAI – “Io sono l’allenatore della Juventus, sono tornato perchè dare una mano e aiutare la società e i ragazzi a tornare a vincere era una grande sfida. Non è facile, non è una cosa che si fa in un giorno, perché ci vuole tempo. Stiamo lavorando per questo con tutti, società e giocatori, le cose ora non vanno bene in campionato ma bisogna continuare a lavorare un passo alla volta. Ora pensiamo alla qualificazione che possiamo raggiungere domani,  poi penseremo al campionato da mercoledì”.

DISTANZE – “Con il Verona abbiamo sbagliato tecnicamente, abbiamo preso il gol in maniera passiva. Arthur e Locatelli potranno giocare insieme o no, ci sono dei cambi comunque e dipende anche dagli altri che vanno in campo, oltre che dal momento. L’importante è lavorare e avere una maggiore compattezza di squadra. Domani c’è da raggiugnere il primo obiettivo della stagione, poi penseremo alla Fiorentina. La rosa è ottima, bisogna solo analizzare i problemi”.

ZENIT – “È una squadra con giocatori tecnici che fanno tanti gol. Domani sarà difficile come sempre in Champions, poi noi avremo la possibilità di qualificarci e questo dipende solo da noi. Se faremo una bella partita davanti e dietro e vinceremo otterremo il passaggio del turno”.

SQUADRA – “I ragazzi capiscono che siamo in un momento no, fare due sconfitte di seguito nessuno se lo aspettava e quindi dobbiamo reagire, fare una bella partita e vincere contrasti in più per portare le partite dalla nostra parte. Il Verona sabato ha fatto 25 falli noi 8. Così si perdono le partite”.

SOLUZIONI – “Non è una questione di valori tecnici, è una questione di approccio tra le gandi partite e quelle normali. I campionati passando dalle partite normali e noi le abbiamo sbagliate, dobbiamo lavorare perché non succeda più”.

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