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Dopo aver conquistato la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta della Champions League, la Juventus è pronta a rituffarsi nel campionato, dove domani è attesa dalla sfida contro la Fiorentina in programma tra le mura amiche dell’Allianz stadium. Il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri presenta in conferenza la sfida dalla sala stampa dello stadio.
FIORENTINA – “Tranne Kean e De Sciglio sono tutti disponibili. La Fiorentina sta facendo bene, ha tre punti più di noi ed è una squadra che gioca a tutto campo. Ha giocatori tecnici, è una squadra sbarazzina e aggressiva con un allenatore braivo. Bisgonerà fare una partita giusta sul paiono tecnico e difensivo e cercare di fare meglio delle ultime due”.
SOULÈ – “È un ragazzo bravo e sono contento, ma lasciamolo stare e non esageriamo, perchè dopo tre partite non si è fenomeni, anche se ci sono le eccezioni”.
UNDER23 – “È molto importante perchè aiuta a crescere i ragazzi. Dopo quella esperienza devono passare a fare tante partite in B, poi a quel punto valuti se il ragazzo può stare alla Juventus o meno. Questo è il percorso che abbiamo scelto di far fare ai ragazzi con la società, altrimenti si perdono. Io magari sarò bastian contrario e mi daranno addosso, ma per me si sbaglia se questi giovani vengono messi in Serie A senza giocare. Bisogna giocare a calcio e quindi devono fare un percorso. Tanti giovani si perdono perchè hanno nella testa il fatto che dopo 30 minuti che giocano nella Juve possono stare in Serie A. Non è così, serve un percorso di crescita definito, che abbiamo trovato con la società. Quelli che vanno avanti sono quelli che passano tutti gli step. La crescita passa per questo, poi si possono inventare tutte le cose del caso”.
CONDIZIONE – “Vediamo oggi, la squadra sta discretamente bene ma bisogna rimanere con i piedi per terra. Dobbiamo lavorare e migliorare, soprattutto nel non prendere gol, nell’avere più attenzione. Il passaggio del turno è stato il primo obiettivo della stagione, in campioanto siamo indietro e bisogna stare zitti e pedalare”.
SQUADRA – “Cambiarne uno o due o giocare con gli stessi cambia poco. A me piace molto giocare con tanti giocatori offensivi, ma per farlo bisogna che loro siano disponibili a fare la fase difensiva altrimenti prendi gol per forza. Bisogna fare tutte e due le fasi per raggiugnere risultati importanti, altrimenti diventiamo una squadra senza continuità di risultati. Per farlo in campionato bisogna fare bene sia la fase offensiva che quella difensiva”.
CUADRADO – “Cuadrado sta bene, ha giocato tante partite, viene da due anni dove ha fatto fin gran bene”.
CENTROCAMPO – “Locatelli e McKennie stanno crescendo molto, l’americano è meno anarchico e più ordinato. In questo momento sta anche molto bene fisicamente”.
RITIRO – “Questi tre giorni che siamo stati insieme ci sono mancati in questa estate, che è il periodo dove stai bene e si lavora al meglio. Sono momenti che questa estate non abbiamo avuto, quindi è stato un modo per recuperare quelli che non abbiamo fatto. Ora dobbiamo chiudere al meglio prima della sosta sennò non saranno serviti a nulla”.
CRITICHE – “Le critiche fanno parte del gioco, soprattutto se non fai risultato. Sono anche uno stimolo ed un divertimento per me affrontare queste sfide. L’ho vissuta analizzando il momento con gli altri: dall’inizio del campionato ad ora ci sono state situazioni che sono da migliorare, in tutte le partite abbiamo creato molto ma non siamo riusciti alla fine a realizzare quanto dovevamo. Anche a Verona venivamo da una sconfitta che ci ha condizionato psicologicamente, anche per come è arrivata. In tre giorni abbiamo buttato il lavoro di un mese, poi le prestazioni della squadra non sono state cattive, ma se prendi 11 gol con sei squadre che giocano per la seconda metà della classifica vuol dire che qualcosa manca. Il secondo gol preso con lo Zenit è l’emblema, bisogna essere più cattivi e concentrati”.
ZENIT – “Deve essere la normalità, che abbiamo in Champions e non in campionato. Ora dobbiamo trovarla, non è che vincendo una partita sistemi la stagione. La squadra deve crescere a livello mentale”.
VLAHOVIC – “Fino a che non alleni i giocatori è difficile dare giudizi. Lui è un bravo attaccante, lo dimostrano i numeri, ma noi abbiamo ottimi difensori, quindi sono tranquillo”.
APPROCCIO – “La squadra ha sempre avuto un bell’approccio, a parte Verona, e lì il primo quarto d’ora è stato sbagliato. Noi dopo che andiamo in vantaggio stacchiamo la spina, e in quel momento diventiamo vulnerabili, quindi è lì che dobbiamo alzare l’attenzione”.
DYBALA – “È un giocatore importante, all’inizio si è presentato bene ed è volenteroso e orgoglioso. Quotidianamente si allena in modo giusto, anche da quando è rientrato dall’infortunio”.
RABIOT – “Inutile parlare del potenziale. Adrien deve fare molto di più, è semplice”.
CAMPIONATO – “Per noi le partite sono tutte da bollino rosso: fino a che non troviamo la testa per stare tutti e 90 minuti nella partita lo saranno tutte le partite. Abbiamo giocato 6 partite con squadre che lottano per le posizioni dal decimo al ventesimo posto e abbiamo preso 11 gol. Questo dimostra tutto e c’è da stare zitti e lavorare. Noi dobbiamo fare questo salto, perchè la Juventus non può giocare le partite senza sapere cosa succede. Le partite nostre in campionato, fino ad ora, sono state sempre aperte e su questo dobbiamo lavorare”.
MORATA – “Alvaro l’altra sera ha giocato bene ed ha fatto anche gol. È stato agevolato dal fatto di giocare meno spalle alla porta, lui è uno che se inizi a segnare magari non smette”.
KAIO JORGE – “Sta migliorando molto la condizione. Può giocare da prima punta o in coppia con un’altra punta”.
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