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La Juventus ha riabbracciato Massimiliano Allegri dopo due anni, con il tecnico toscano tornato sulla panchina bianconera dopo le esperienze di Maurizio Sarri e di Andrea Pirlo. In diretta dalla sala stampa dell’Allianz Stadium, il Presidente Andrea Agnelli parla insieme al neo allenatore nel giorno della sua presentazione.
ANDREA AGNELLI
“Voglio fare i miei complimenti all’Italia, a Gravina e a tutti i collaboratori, calciatori e al mister, e soprattutto a Chiellini, Bonucci, Chiesa e Bernardeschi. La Nazionale ha trovato un’alchimia che fa sempre la differenza, ed ha portato ad un risultato storico. Oggi la giornata è dedicata a Max, e ci tenevo ad essere qui per dargli il benvenuto. Inutile che mi dilunghi a dire cosa Max ha vinto, soprattutto nella nostra società, e mi piace ricordare la “Teoria del Corto Muso”. Ci siamo visti spesso in questi due anni, nell’ultimo periodo ci siamo scambiati molte opinioni su quello che sarà la Juventus, sul suo ritorno che potrebbe essere un potenziale rischio, per le reminiscenze di un passato glorioso, e per Max, soprattutto per le aspettative che ci sono su di lui. È sbagliato parlare con pregiudizi, ogni giorno si lavora per competere e conquistare le vittorie che non è scontato, e pensarlo è un errore gravissimo. Chi pensa che i trofei degli ultimi anni siano stati meno apprezzati si sbaglia, perchè dietro ogni annata e trofeo c’è tanto sacrificio e voglia. Quello che la Juventus da è un ambiente adatto e idoneo per ottenere vittorie, ma nessuna di quelle ottenute è stata scontata all’inizio. Vincere costa fatica, e non è per tutti, quindi chi ci riesce merita rispetto. Andiamo incontro ad una stagione nella quale come sempre a marzo vogliamo arrivare pronti per tutte le competizioni per poi dare tutto. Max e la Juventus non sono tornati insieme per amicizia, che esiste, ma Max è l’allenatore della Juventus perchè ha la credibilità per scrivere un capitolo del tutto nuovo, e questo nuovo gruppo dirigente pensa che saprà agire nel solco della tradizione bianconera, fatta di lavoro, serietà, sacrifici e vittorie. Max si riconosce in questi valori e nella Juventus, e noi guardiamo esclusivamente al futuro”.
“Max è l’allenatore della Juventus perché ha la credibilità per scrivere un nuovo capitolo. Il nostro obiettivo è arrivare competitivi in primavera su tutti gli obiettivi, poi vedremo cosa sarà”.
“Contratto di quattro anni? È un segnale di fiducia e lo specchio di una programmazione fatta in ottica di medio-lungo periodo, e riteniamo che Max e il team di dirigenti possa portare avanti questo percorso nei prossimi anni”.
“La scelta di riportare Allegri alla Juve è una scelta che si basa non sull’amicizia, che esiste, ma perchè crediamo che possa essere lui l’allenatore giusto per aprire un nuovo capitolo della storia della Juventus. È una riconoscenza delle sue competenze, che lo rendono l’allenatore giusto per questo ruolo”.
“Siamo concentrati sul domani, una cosa che mi ha insegnato la Juventus è che il trofeo più bello è il prossimo. Ho voglia di guidare questa squadra verso i successi dentro e fuori dal campo”.
“Negli ultimi due anni ci siamo visti tante volte, uno fa delle valutazioni sulle stagioni in corso e quando si è deciso di effettuare dei cambiamenti sono state scelte le persone più adatte, da Max a Cherubini, passando per Arrivabene. C’è stato un rafforzamento in tutta l’area sportiva e tecnica, e la figura di Max era quella giusta per scrivere un nuovo capitolo”.
MASSIMILIANO ALLEGRI
JUVE – “Quando ho iniziato mi sembrava di essere a 18 anni fa quando ho iniziato: emozionato e divertito. Per una settimana ho avuto solo giovani bravi, di qualità, che sabato hanno fatto un buon test. Ora stanno rientrando tutti, bisogna pensare al futuro. Io da oggi inizio un nuovo ciclo, ho a disposizione un ottima squadra, stiamo lavorando per sistemarla. Ci sono tanti giovani che hanno la possibilità e devono avere la voglia di migliore, insieme ai quali ci sono giocatori anziani, Ronaldo, Chiellini e Bonucci, che dovranno essere un valore aggiunto oltre che con la loro esperienza e tecnica anche con l’esempio per i giovani, per fare capire cosa è la Juventus, dove ciò che è stato fatto rimanere nella storia, ma dove si guarda sempre in avanti. Giorno dopo giorno dobbiamo migliorare per arrivare a marzo e centrare gli obiettivi”.
RITORNO – “Sono orgoglioso di essere stato richiamato, dell’affetto della società e dei tifosi. Ma dal 22 agosto bisogna fare punti, quello che è stato fatto serve solo a scrivere la storia. Da ora bisogna pensare a quello che dobbiamo fare, lavorare al meglio con sacrifici e lavoro quotidiano da cui dobbiamo ripartire. Trovo una squadra che negli ultimi anni ha vinto il campionato con Sarri e due trofei con Pirlo, devo lavorare con quello che mi hanno lasciato, un buon lavoro con buoni giocatori”.
RONALDO – “Ronaldo è un grandissimo campione, un giocatore straordinario e un ragazzo intelligente. Ieri abbiamo parlato, come con tutti gli altri, e gli ho detto che questo è un anno importante, che sono contento di ritrovarlo, e che ha una responsabilità maggiore di quella che aveva tre anni fa, dove avevamo una squadra più esperta. Lui oltre a mettere le sue qualità di goleador in campo dovrà dare molto anche sul piano di responsabilità. È tornato in condizione e con grandi stimoli, poi durante l’anno ci sarà una gestione, nei confronti di tutti i giocatori. Io non ho passato il periodo del COVID e mi immagino le difficoltà che ci sono state. È importante quindi tenere tutti nella migliore condizione possibile per affrontare al meglio la stagione”.
DYBALA – “Lo ho ritrovato in ottime condizioni, fisicamente e mentalmente. Paulo fa gol, calcia le punizioni, è un valore aggiunto. Dopo Chiellini è il capitano della Juve e da lui mi aspetto molto. Ci ho parlato ed è motivato. Sono contento della squadra e dell’entusiasmo dei ragazzi. Attraverso questo potremo fare un’ottima stagione. Paulo ha dei numeri che sono dalla sua parte, lo scorso anno non è stato straordinario e quest’anno ha la possibilità di dimostrare quanto vale. Ora è nell’età matura e la percezione che ho avuto è stata ottima. Si è presentato nel migliore dei modi perchè sa che è un’annata importante per lui. Fa gol e ha giocate straordinarie, su di lui punto molto e da lui pretendo molto”.
CENTROCAMPO – “Ha qualità importanti, lo scorso anno ha fatto tre gol ma credo che ne possa fare di più per le qualità che ha. McKennie ha l’istinto del gol, è bravo di testa. Questa squadra ha giocatori che hanno tanti gol nelle gambe, e alla fine del campionato bisognerà fare 75 gol, da trovare tra le punte e tra i centrocampisti e i difensori. La squadra ha grande potenzialità che per migliore bisogna lavorare tutti i giorni. Con il Presidente ci siamo parlati, la scelta di tornare è una grande sfida, pregna di riconoscenza e affetto. Per questo ringrazio anche le altre società che mi hanno cercato ma ho scelto la Juve. Sono responsabile della scelta che ho fatto verso la società che mi ha dato la possibilità di tornare ad allenare e vincere, che è quello che conta”.
SERIE A – “Ci sono allenatori importanti, Spalletti, Mourinho, Sarri, Inzaghi, Pioli, c’è una sfida importante tra noi. L’Inter ha vinto lo scorso anno ed è la favorita, noi dovremo essere bravi a costruire un percorso che ci porti a fine maggio a vincere il campionato. Poi abbiamo la Supercoppa, la Coppa Italia e la Champions. La Champions è un desiderio di tutti, per vincerla ci sono tante componenti. Dobbiamo passare il primo turno poi pensiamo agli ottavi, per essere dentro tutti gli obiettivi stagionali a marzo”.
5 SOSTITUZIONI – “Le partite cambiano negli ultimi 15 minuti, io spero di non fare casino con questi cambi, magarti all’inizio mi attengo sui tre per arrivare a cinque. Credo sia una buona soluzione avere la possibilità di fare cinque cambi, poi stai all’allenatore di gestirle nel migliore dei modi. Non sono mai stato in panchina con cinque sostituzioni, mi dovrò abituare piano”.
AVVERSARIO – “Il campionato sarà molto equilibrato, il Milan è cresciuto molto, sarà una delle favorite con Juve, Inter e Napoli. La Roma e la Lazio faranno bene, sarà un bel campionato ma l’importante sarà dare continuità ai risultati per arrivare in fondo e vincere”.
VOGLIA – “Ho visto tante partite, sopratutto il secondo anno, verso la fine quando c’era la possibilità di tornare, per capire se fossi ancora in grado”.
KULUSEVSKI – “L’ho visto due volte, deve migliore in fase realizzativa, ha molti margini di miglioramento. Io voglio migliorare questi giocatori, che è quello per cui mi hanno chiamato. La squadra è divertente da allenare, piena di ragazzi con passione ed entusiasmo che a fine anno saranno migliorati”.
PUNIZIONI – “Non so parlare delle decisioni di questi due anni. Ronaldo tira più da lontano, Paulo da vicino, poi uno è destro e uno sinistro, quindi non ci sarà problema. Poi se arriverà qualche destro che tira bene da vicino ci adatteremo”.
CORTO MUSO – “L’importante è sempre arrivare avanti, non dipende di quanti punti. L’anno scorso ha vinto la miglior difesa, bisognerà lasciare meno punti di tutti per strada per arrivare primi. L’unica eccezione di vittoria dello Scudetto senza la miglior difesa è stato lo Scudetto di Sarri con la Juventus, ma in un anno particolare”.
CAMPIONATO – “Dire quanti punti serviranno per vincere non è facile, penso la quota scudetto sarà 86/88 punti. Le partite vanno giocate, non mi importa del girone di andata diverso da quello di ritorno. Quando ci diranno di giocare giocheremo, sapendo ci sono i diritti tv che hanno precedenza e a cui dobbiamo adeguarci senza fare tanto casino”.
FORMAZIONE – “Sarei presuntuoso a parlarne ora. Da martedì prossimo avrò tutta la squadra e dovrò trovare un equilibrio. Bisognerà mettere in campo una formazione che vince e gioca, dovrò tenere conto di tante cose. Ci saranno periodi con 7 partite di seguito, dovremo essere bravi con il mio staff per gestire tutti al meglio e tenerli nelle migliori condizioni, sapendo che poi riandranno in Nazionale. Da martedì dopo 15 giorni giochiamo quindi abbiamo 20 giorni per metterci in pista e per trovare gli equilibri giusti. Questa squadra ha grandi potenzialità, sopratutto nei singoli che hanno molto da dare e molto da migliorare”.
CHIELLINI (RISPONDE AGNELLI) – “Chiellini l’ho sentito lunedì scorso, gioca da noi da 20 anni. Mi sembrava ridicolo fargli interrompere le vacanze per firmare un contratto, quando tornerà lo farà”.
MERCATO – “Io sono arrivato 7 anni fa alla Juventus e ho lavorato nello stesso modo in cui lavoro ora, in totale sintonia con la squadra. Il mercato si fa insieme come sempre, ma lo faremo per migliorare la squadra. Ma rispetto a prima non ho più margine, ho sempre gli stessi compiti. Sono un allenatore aziendalista, che deve portare risultati e creare valore, oltre ad essere in totale sintonia con la società. Quando dobbiamo prendere decisioni ci vediamo e ci confrontiamo per prenderle nel migliore dei modi. Un allenatore quando fa parte di una società deve entrarci in totale sintonia, percentuale fa parte dell’azienda”.
CAPITANO – “Nella Juve il capitano viene deciso in base agli anni di permanenza. Chiellini è il primo, Bonucci se ne è andato e tornando ha perso le priorità e Leo lo sa. Quindi dietro Giorgio ci sarà Paulo”.
BERNARDESCHI – “Un giocatore o è bravo o non lo è. Poi ci sono momenti in cui un giocatore va in difficoltà e i motivi possono essere tanti. Bernardeschi è un giocatore che si ripresenterà con la testa giusta, come dovranno fare tutti. Non avremo tanto tempo per prepararci, quel tempo andrà ottimizzato. Da martedì saremo un gruppo, per diventare squadra bisognerà lavorare”.
SQUADRA – “Che giochi attaccante, a destra o a sinistra lo vedremo. So solo che fa gol, in allenamento non sbaglia quasi mai. Non tutti hanno queste caratteristiche. Rabiot ha potenzialità importanti, ma deve avere l’ambizione di fare gol, perchè ha tutto per farlo. McKennie lo stesso. Poi ci sono giocatori con altre caratteristiche. Ogni singolo giocatore devo farlo rendere al massimo per quelle che sono le sue caratteristiche e peculiarità”.
LOCATELLI – “Non parlo di mercato”.
ARTHUR – “É arrivato che è andato ad operarsi, quindi non ho avuto possibilità di vederlo. È un buon giocatore che ha tecnica, ha un infortunio che ha poche casistiche, speriamo di averlo al più presto possibile. Ha voglia di rientrare e lo aspettiamo tutti al più presto”.
REAL MADRID – “Devo ringraziarli per l’opportunità che mi aveva dato, ma dopo le mie riflessioni ho scelto la Juventus, anche per amore di una società che mi ha dato tanto, e per la squadra che ho a disposizione. L’unica cosa che conta sarà vincere attraverso le qualità dei giocatori”.
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