Agnelli: "Il sistema necessita di 8,5 miliardi. Superlega? Pronti a parlare" - JuveNews.eu

Agnelli: “Il sistema necessita di 8,5 miliardi. Superlega? Pronti a parlare”

Il presidente della Juve Andrea Agnelli
Il Presidente della Juventus, insieme a Pavel Nedved presenta la nuova area sportiva

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Il Presidente della Juventus Andrea Agnelli, insieme al Vicepresidente Pavel Nedved, parlano in conferenza stampa per presentare la nuova area sportiva: Federico Cherubini, nuovo direttore sportivo, e Maurizio Arrivabene, nuovo amministratore delegato, vengono presentati dal numero uno del club, in diretta dalla sala stampa dell’Allianz Stadium.

AGNELLI

“Si è detto parecchio sulla nostra organizzazione dell’area sportiva in queste settimane. Alla luce del cda di ieri, che ha esaminato gli impatti della pandemia del COVID, il consiglio ha definito la delibera per un aumento di capitale di 400 milioni per far fronte alle perdite causate dalla pandemia. Queste stanno attaccando tutto il sistema calcio: la UEFA stima una necessità di liquidità nel sistema per 8,5 miliardi, si stima che il 30-40% sarà immesso attraverso capitalizzazioni, un altro 30-40% attraverso debito, e un 20% dei club potrebbero trovarsi in insolvenza per un breve periodo. Ci sono una serie di operazioni di aumento di capitale che si attendono, noi, la Roma, l’Atletico Madrid, ma ancora diverse operazioni verranno fatte in varie forme. È importante che la Juventus e i suoi azionisti sostengano la continuità della società, siamo arrivati quasi a 100 anni di proprietà della famiglia Agnelli, e lo dico con orgoglio”.

“Superlega? Da parte nostra c’è volontà di parlare dei problemi che affliggono il calcio europeo, e non abbiamo paura delle minacce fatte negli scorsi mesi, convinti che le nostre azioni legali porteranno ad esisti soddisfacenti, fermo restando che la vera vittoria sarà quando riusciremo ad arrivare ad un dialogo sereno tra tutti”.

“Pavel Nedev ha fatto parte di un percorso di formazione che ci ha consentito di comprendere la società a fondo. È stato coinvolto fin da subito nella gestione della squadra, e il suo ruolo è sempre stato decisivo. Dal 2015 è vicepresidente, e fino al 2018 ha lavorato a stretto contatto con l’area sportiva, decidendo anche del mercato. Dal 2018 le sue conoscenze lo pongono come numero 2 della società a pieno titolo. Questo è quello che rappresenta per noi”.

“Maurizio Arrivabene è una persona che si conosce: le sue competenze e capacità gestionali sapranno integrare le competenze calcistiche di Pavel e Federico. Il curriculum di Fabrizio parla per lui: Philipp Morris, Ferrari, la commissione FIA, conoscitore di politica sportiva. Sono sicuro che porterà professionalità nell’area sportiva.”

“Federico Cherubini tutti voi lo conoscete, è un punto di orgoglio della società perchè è il primo manager formato all’interno della società: ha un percorso in Juventus di 10 anni, una serie di progetti nell’area sportiva portano la sua firma. La gestione dei giocatori, l’individuazione di percorsi di crescita per i talenti del futuro, la messa a regime dell’Under 23, questi progetti hanno trovato riscontro nel tempo e portano la firma di Federico. Avrà da oggi la responsabilità di tutte le squadre e di tutta la parte sportiva. Sono sicuro che questa sia la miglior squadra per la Juventus in questo momento, per affrontare le sfide che abbiamo davanti sul campo e fuori”.

“Il prossimo anno sarà ancora segnato dalla pandemia e dalle sue conseguenze, speriamo dal 2022-2023 di tornare alla normalità. Inoltre voglio fare un in bocca al lupo per l’Italia per la partita di domani.”

ARRIVABENE

“É un incarico che è molto sfidante. A me piacciono le sfide, piace la Juventus, nel senso che sono tifoso da una vita, e questo mix di cose è quello che tutti si augurano di trovare nel corso della loro carriera”.

“Se una squadra è vincente è in automatico bella. Se vinci sei bello, se perdi puoi essere bellissimo ma lo sei molto meno”.

CHERUBINI

“La vittoria determina la bellezza. Abbiamo visto in questi anni come i risultati si raggiungono in tanti modi, noi lo facciamo con disciplina, sacrificio e cultura del lavoro. Se poi avverrà tutto attraverso il gioco sarò positivo, ma di base vincere è l’unica cosa che conta”.

“Ronaldo? Non c’è stato nessun segnale, soprattutto rispetto a quanto circola, ossia che si debba parlare di un trasferimento. Non c’è un segnale né da parte sua né nostra. È uno che ha fatto 36 gol lo scorso anno, siamo contentissimi che Cristiano Ronaldo, dopo le ferie, si aggregherà alla squadra che il 14 luglio inizierà il ritiro”.

AGNELLI

“Abbiamo chiesto l’apertura di un dialogo alla UEFA, soprattutto per il momento che stiamo vivendo. L’industria era già in difficoltà e stava trovando difficoltà ad andare avanti. Basta guardare le posizioni di testa dei campionati e la polarizzazione delle risorse in solo alcune squadre. In questo contesto va pensato il futuro del calcio analizzando anche i comportamenti delle generazioni più giovani. I ragazzi oggi seguono più squadre, i giocatori, i grandi eventi: la generazione Z ha nuovi interessi, c’è bisogno di una riflessione e sarebbe bello farlo sapendo che ci può essere la possibilità di fare nuove competizioni parallele a quelle esistenti. Da qui la nostra interrogazione, per capire se è legittima la posizione della UEFA e il suo monopolio. Da li siamo pronti al dialogo e aperti ad ogni proposta”.

“Con Ceferin ho sempre avuto un grande rapporto, lo stimo come persona, ma nel mondo dello sport si sa come funzionano alcune cose, come la firma di un documento che mi impediva di parlare di quello che facevo. Alex lo stimo, è il padrino di mia figlia, e credo che il tempo aggiusterà tutto quanto”.

CHERUBINI

“Veniamo da qualche stagione in cui abbiamo fatto investimenti importanti e mirati che oggi ci mettono nella condizione di avere una squadra competitiva. Potremmo anche non effettuare operazioni di mercato, abbiamo una squadra competitiva e lo pensa anche il nostro allenatore. Logicamente sappiamo che cogliendo delle opportunità potremo migliorare qualche cosa, ma le nostre valutazioni verranno fatte anche in rispetto del piano di rafforzamento progressivo della squadra. Inoltre aspetteremo la valorizzazione degli investimenti, soprattutto sui giovani, degli ultimi due anni. Non saremo molto attivi, ma vigili e pronti a cogliere opportunità in linea con il nostro piano”.

AGNELLI

“Vogliamo tornare dove siamo partiti, con disciplina e ordine nella gestione dei principali parametri economico finanziari. Vogliamo tornare a replicare i passaggi sportivi avuti nel periodo tra il 2013 e il 2019”.

CHERUBINI

“Sono arrivato nella Juventus nel 2012 grazie a Paratici, e sia lui che Marotta mi hanno dato tanto. Con Fabio ho un rapporto anche fuori dal discorso professionale. Mi lascia tanto, vorrei potergli rubare quella passione e quel fuoco che ha ogni giorno nell’affrontare il suo lavoro. Giorno dopo giorno era sempre più carico per raggiugnere gli obiettivi, e penso abbia incarnato al meglio lo spirito del club”.

AGNELLI

“Fuori dal campo abbiamo lavorato parecchio, abbiamo molte persone nuove nel nostro organigramma: ci stiamo attrezzando con persone non dell’industria, che secondo me è meglio, perchè ci porteranno nuovi punti di vista e freschezza. Sul campo risponderanno gli addetti per il campo”.

NEDVED

“Obiettivi del nuovo ciclo? Noi siamo tutti qui, e abbiamo tanta esperienza. Sappiamo cosa dobbiamo fare per vincere, come dicevano prima di me serve disciplina, tanto lavoro e impegno. Questo è il DNA della Juve che dobbiamo mantenere per andare avanti e vincere titoli, che è quello per cui è fatta questa società”.

AGNELLI

“Siamo nella fase di completamento del pool di banche che ci seguiranno. Quando avremo a bordo questo pool si faranno tutte le valutazioni in base ai rischi legati all’attività per arrivare a capire quali saranno gli obiettivi. Questo è un aspetto che evolve nel tempo. Abbiamo comunicato l’aumento di capitale, non abbiamo ancora il progetto”.

“Cristiano Ronaldo è stata la prima operazione che ha visto il lavoro di più aree della società. Un’operazione ad oggi positiva, da qui faremo tutte le valutazioni, sia tecniche che economiche e commerciali”.

NEDVED

“Dybala è un giocatore che è all’ultimo anno di contratto. Penso e so che Federico si sta occupando del caso e sta in contatto con il giocatore che si sta preparando a Miami per rientrare per primo a Torino. Federico è in contatto con lui e il procuratore, e appena rientrerà torneremo a parlare da dove ci siamo lasciati”.

CHERUBINI

“Abbiamo condiviso molte delle strategie, soprattutto di natura tecnica, con Allegri. Dopo due anni ho trovato un Allegri voglioso di allenare, poi in una logica di rapporti e condivisione con Massimiliano c’è grande sintonia e confronto. Come è stato fatto in passato condivideremo tutto, anche se il rapporto personale che abbiamo sarà sicuramente un incentivo positivo per quello che succederà”.

“Ronaldo? Ad oggi i segnali del club e del giocatore non vanno nel senso di un trasferimento. Ronaldo è al centro del nostro progetto, purtroppo non ho la sfera di cristallo ma ad oggi la situazione è questa e ne siamo estremamente contenti”.

AGNELLI

“Nella creazione di un canale di Lega, che sarebbe stato un alternativa alla distribuzione via bandi ai vari broadcaster, il ragionamento rimane lo stesso. Bisogna trovare una comunione di intenti, difficile da trovare perchè ci sono società con dinamiche ed esigenze diverse le une dall’altra. Sia a livello nazionale che internazionale”.

“Ci siamo trovati nella tempesta perfetta come società: dopo 6 anni di equilibrio delle voci del conto economico, si era presa la decisione di apportare delle risorse per un ultimo step di crescita ed affermazione della società a livello internazionale. Appena completata questa operazione ci siamo trovati nella pandemia: l’industria del calcio cresce del 12% all’anno in media, non ha risentito mai di nulla che è successo intorno a noi, che continuavamo a credere. Con la pandemia ci siamo bloccati improvvisamente, è un anno e mezzo che siamo così, e all’interno di questo contesto ci siamo trovati ad utilizzare le risorse per un piano espansivo per coprire le perdite causate dalla pandemia. L’aumento di ieri serve a continuare ad inseguire quella crescita preventivata nel 2019, che poi si è bloccata per le ragioni note”.

 

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