La Juventus scenderà in campo domani sera contro il Bologna nella partita valvole per la trentaduesima giornata del campionato di Serie A. Il tecnico dei bianconeri Massimiliano Allegri presenta la partita in conferenza dalla sala stampa dell’Allianz Stadium.
BOLOGNA – “Veniamo da un periodo negativo, abbiamo perso 5 partite delle ultime sei, e domani, visto che il calcio ci da la possibilità di invertire la rotta, lo dovremo fare. Il Bologna e Motta stanno facendo grandi cose”.
JUVE – “Noi dobbiamo stare zitti in questo momento, e lavorare. Ci sono 35 giorni importanti davanti a noi, parlare serve a poco. Nel calcio quando non vinci hai torto e quando vinci hai ragione, e noi in questo momento dobbiamo solo reagire alla situazione”.
CONFRONTO – “Quando una squadra perde si tirano fuori illazioni, vengono dette cose non vere. L’unica cosa da fare in questo momento, come sempre quando le cose non vanno bene, è stare zitti e lavorare. Ci sono momenti in cui non vinci, ma l’importante è lavorare per tornare a farlo. A vincere è solo una squadra, dobbiamo lavorare per essere quella squadra”.
OBIETTIVI – “Abbiamo ancora una semifinale da giocare, l’obiettivo in campionato del secondo posto, quando arrivi in questo momento devi essere dentro per lottare per qualcosa. Ci siamo più o meno riusciti, ora vediamo se riusciremo a centrare i nostri obiettivi. L’obiettivo della società è giocare la Champions il prossimo anno, poi ci giocheremo l’accesso alla finale di Europa League. Speriamo di essere bravi e riuscirci”.
PRESTAZIONI – “Stanno tutti bene, domani vediamo. Chiesa, che è un giocatore straordinario, viene da 10 mesi di inattività, e ritrovare equilibrio fisico e mentale non è facile. Come lui così Pogba, che è un anno che è fermo e non è nelle condizioni ottimali per giocare una partita. Vorrei anche io il Pogba della prima volta alla Juve ma non si può avere ora, serve tempo per recuperare dagli infortuni. Anche per Vlahovic è così, lui viene da una pubalgia e deve ancora recuperare. Nella sfortuna di non avere giocatori al 100%, vedi Chiesa, Vlahovic e Pogba, abbiamo trovato il modo di sfruttare il lavoro di dieci anni della Next Gen per inserire tanti giovani. E non è facile per questi ragazzi giocare da subito tante partite nella Juventus: la Juventus è una cosa unica, ci sono pressioni, servono tempi per crescere. I ragazzi sono un patrimonio della società, che anche a livello economico sono importanti. Bisogna continuare ad andare avanti senza perdere di vista gli obiettivi, perchè ora è il momento più difficile: non solo sul campo, ma in tutto. Società e squadra devono essere un blocco unico, questi ultimi 35 giorni, come sempre, sono i più importanti della stagione: siamo dentro due obiettivi e dobbiamo essere un blocco granitico”.
SITUAZIONE – “In questo momento, come successo nel 2015 che avevamo fatto 12 punti in 10 partite, dobbiamo pensare a domani. Quello che oggi vediamo tutto nero dobbiamo riportarlo al bianco, e da questi momenti dobbiamo uscire tutti insieme senza vedere più nero di quello che è. Con tutti i disastri che abbiamo fatto siamo ancora terzi in classifica”.
CONFERMA – “La mia conferma è un problema della società. Io sono tornato alla Juventus sapendo delle problematiche che ci stavano: era difficile tornare subito a vincere, lo scorso anno dopo la partita contro l’inter abbiamo perso gli obiettivi che avevamo, quest’anno sono cresciuti tanti giovani nonostante alcune brutte prestazioni. Io devo solo lavorare come ho sempre fatto, vediamo come finiamo la stagione e faremo il possibile per finirla al meglio: se non ci riusciremo ci sarà stato qualcuno più bravo di noi”.
TIFOSI – “Ho molto rispetto per loro e ringrazio per quello che stanno facendo. Io da parte mia posso mettere la mia professionalità, onestà ed impegno al servizio loro e della Juventus. Se poi per la società la stagione non è stata soddisfacente prenderà le decisioni che deve, perchè poi l’allenatore è quello che ha le colpe. Questo fa parte del gioco e della vita: io sarei soddisfatto a vincere campionato, Champions e Coppa Italia, ma questo è impossibile farlo sempre”.
SODDISFAZIONE – “Lo dirò a fine stagione se sono soddisfatto, ora mancano 35 giorni e abbiamo due obiettivi in ballo. Ora conta vincere domani, poi vedremo”.
SEMIFINALE – “La semifinale contro l’inter è stata approcciata male, in maniera dormiente. Abbiamo pagato prendendo gol, poi dovevamo essere più incisivi”.
ATTEGGIAMENTO – “Abbiamo sette partite per fare dei punti per rimanere nelle prime quattro, e penso che arrivando a 73 ci staremo. Domani dobbiamo vincere la prima e non sarà facile: dovremo essere più aggressivi e lucidi, rispettando il Bologna che sta facendo un’ottima stagione ed ha ottimi giocatori. Le partite sono tutte difficili, bisogna giocarle sul campo e non sempre quello che si pensa prima delle partite succede in campo. Domani dovremo stare attenti”.
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