Alex Sandro e Danilo, intervista doppia alla UEFA: "Grandi ricordi al Porto, pronti ad una grande partita" - JuveNews.eu

Alex Sandro e Danilo, intervista doppia alla UEFA: “Grandi ricordi al Porto, pronti ad una grande partita”

I deu giocatori hanno parlato

TORINO  – Dopo lo stop in campionato arrivato contro il Napoli al Maradona, la Juventus è pronta a tuffarsi nella Champions League, che mercoledì la vedrà affrontare il Porto nella gara di andata valida per gli ottavi di finale della Coppa dalle grandi orecchie. In vista della partita, la UEFA ha intervistato i due difensori della Juventus Alex Sandro e Danilo, entrambi ex giocatori del Porto, in un’intervista doppia.

 

Bene, allora cominciamo con Danilo. Santos, Porto e Juventus, è difficile parlare di te senza chiamare in causa Alex Sandro e viceversa. Come spiegheresti questo legame tra di voi?

Danilo: “Hai dimenticato di menzionare la nazionale brasiliana. Io non credo nelle coincidenze. Penso che nella vita le cose accadano per una ragione e sono grato per la connessione che ho con Alex e la sua famiglia perché mi piace circondarmi di brave persone. Nel mondo del calcio ho molti amici, colleghi e conosco tante persone. Tuttavia, ho solo pochi amici stretti e veri, e Alex è uno di loro”.

Alex, come spieghi il fatto che avete trascorso così tanti anni insieme?

Alex Sandro: “Non possiamo parlare della storia di Danilo senza parlare di Alex e non possiamo parlare della storia di Alex senza parlare di Danilo perché, per certi versi, abbiamo fatto lo stesso percorso. Ovviamente è bello giocare nello stesso club con un amico come Danilo, è bello allenarsi e giocare insieme perché è come stare in famiglia, e questo ci aiuta molto. Sono felice di questa amicizia che ho con lui e la sua famiglia”.

Danilo: “In passato ho provato ad andare da qualche altra parte ma lui mi ha chiamato e mi ha detto ‘Vieni qui a giocare con me!’, e io gli ho risposto ‘va bene, d’accordo, arrivo'”.

Alex Sandro: “La verità è che non può stare lontano da me per troppo tempo. Così gli ho detto: “Ok, amico mio, hai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te. Vieni qui e ti aiuto io”.

Danilo, quasi quattro anni insieme al Porto. Cosa ricordi di quel periodo in cui avete giocato insieme in Portogallo?

Danilo: “Tutto. E penso che sia lo stesso anche per Alex. Penso che quello al Porto sia stato un periodo in cui siamo davvero cresciuti molto sia come giocatori che come uomini. Abbiamo attraversato grandi cambiamenti nelle nostre vite, trasferendoci in un’altra nazione e affrontando dei cambiamenti personali. Abbiamo trascorso tanti pomeriggi e notti insieme durante gli allenamenti e i ritiri. La cosa divertente è che, ancora oggi, quando ci sediamo per parlare e discutere, parliamo ancora degli stessi argomenti.

Alex Sandro: “Sapete… anche durante i ritiri chiedeva di essere messo nella mia stessa camera”.

Danilo: “È stato un grande periodo della nostra vita”.

Seguite ancora il vostro ex club? Cosa possiamo aspettarci da queste due partite tra Juventus e Porto?

Danilo: “Penso che, innanzitutto, per cultura e tradizione, il Porto sia sempre una squadra difficile da affrontare in questo tipo di partite. Quando giocavo lì, ricordo che io e i miei colleghi aspettavamo questo tipo di partite con trepidazione. Ci preparavamo in modo speciale per queste partite, quindi mi aspetto una grande sfida perché sono sicuro che Sérgio preparerà la squadra per vincere e per andare avanti nella competizione”.

Alex, hai visto giocare Corona ultimamente. Non sarà facile.

Alex Sandro: “Sì, è un giocatore di classe mondiale. Ma come ha detto Danilo, è la mentalità del Porto a fare la differenza. Quando eravamo lì, aspettavamo con ansia questi momenti, soprattutto in Champions League contro i grandi club. Il Porto in genere fa grandi prestazioni in casa contro i grandi club. Anche la Juventus però conosce bene il Porto. Sono sicuro che non sarà facile, ma siamo pronti ad andare lì e fare una grande partita”.

Ok, ora passiamo al vostro attuale club, la Juventus. Questa è stata una stagione strana a causa della pandemia. Avete un nuovo allenatore. Come valutate la stagione finora?

Danilo: “Penso sia stata positiva finora e guardiamo con ottimismo al futuro. Siamo in corsa in tutte le competizioni. Ci siamo qualificati come primi in un gruppo in cui c’era il Barcellona, il che non è un’impresa da poco. Abbiamo vinto 3-0 in trasferta e abbiamo fatto una grande prestazione”.

Alex Sandro: “Al di là di tutto, penso che i giocatori siano molto cresciuti in quanto a fiducia, così come i tifosi. Tutti sono molto cresciuti dall’inizio della stagione. Ci sono stati tanti cambiamenti e tanti risultati anche negativi”.

Danilo a destra, Alex Sandro a sinistra, com’è questo scontro in allenamento visto che vi conoscete abbastanza bene?

Danilo: “Guarda, ti racconto un segreto. Spesso, lui ha la palla, sta avanzando e io gli dico: ‘Passala adesso!’, oppure: ‘Crossa ora!’, ma è vero anche il contrario. A volte gli dico di passarla o di non andare al massimo, ma a lui piace dribblare e andare sempre al 100%, e mi arrabbio un po’ con lui perché non mi dà tregua e non posso rifiatare durante l’allenamento”.

Alex Sandro: “Sì, ma a volte contrattiamo: “Ehi, fammi fare un cross!”, “Io faccio questo, tu fai il prossimo”, “Non venirmi dietro e io non ti vengo dietro”.

Danilo: “È stato così per tanti anni”.

Alex Sandro: “Esattamente. Ci siamo allenati tanto insieme ma anche contro”.

Il vostro allenatore Andrea Pirlo ha dimostrato di essere molto duttile usando diversi schieramenti tattici e cambiando assetto durante la gara. Come vedete questa nuova sfida nella vostra carriera?

Danilo: “Penso che questo sia il futuro del calcio. Non siamo molto lontani da questa svolta. Io sostengo sempre che il calcio sia molto più di semplici ruoli in campo. È il momento in cui finisci un movimento a determinare la tua posizione in campo. L’uso dello spazio e del tempo in campo è ciò che determina la tua posizione”.

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