Sergei Aleinikov, ex calciatore della Juventus, ha detto la sua a “1 Football Club”, parlando anche dei bianconeri. Ecco le sue parole sul razzismo in Italia: “Credo siamo rimasti sullo stesso livello. È un problema che purtroppo persiste, nonostante qualche involuzione. Mi chiedo da quanto tempo esiste questo problema, e cosa sia stato fatto per risolverlo. Finché non ci sarà un intervento deciso, è una piaga destinata a continuare. Non so se il carcere possa essere una soluzione definitiva, ma credo siano necessarie misure che inducano i tifosi a riflettere bene prima di commettere determinati reati. Qualcosa che essi possano ritenere dannoso per la propria vita.
Bomber di provincia? Ad essere scomparsi non sono soltanto i bomber di provincia. Ditemi il nome di un bomber italiano. Quando si parla di una problematica, anche nel calcio, vanno considerati i vari fattori che possono influenzarlo. In Italia sussiste un problema anche per quanto attiene i settori giovanili. A pagarne le spese, la scuola attaccanti italiani, non più capace di sfornare talenti al pari di calciatori come Vieri-
Rabiot? Due o tre anni or sono non lo reputavo all’altezza. Ha fatto, tuttavia, un enorme percorso di crescita, e se continua così potrà essere la guida della Juventus”.