Il presidente del PSG e dell’ECA Nasser Al–Khelaifi, ha parlato commentando l’incontro con Bernd Reichart, amministratore di A22, società che sta portanto avanti il progetto Superlega: “Purtroppo, come abbiamo visto ieri nel nostro incontro con A22, forse diventa A23 o A24, un nuovo marchio ogni anno, alcune persone continuano a provare a riscrivere la storia e dividere il calcio con presentazioni di PR e power-point. Ad essere sincero, mi sento triste per loro perché ieri hanno dimostrato di non capire il calcio o il suo ecosistema”.
“Il futuro del calcio europeo deve tener conto degli interessi di tutte le parti interessate. Tutti i campionati, tutti i club, le federazioni nazionali, i tifosi e tutte le comunità che hanno bisogno del nostro aiuto. All’incontro di ieri, la voce dei gruppi di tifosi è stata ascoltata forte e chiara. Hanno parlato con il cuore. L’interesse personale non ha posto nel calcio. E sono totalmente d’accordo. Non abbiamo nemmeno bisogno di demolire le cose per riformarli. Possiamo apportare un grande cambiamento positivo dall’interno del sistema: l’UEFA e l’ECA lo hanno già dimostrato l’anno scorso”.
“Abbiamo sentito che la Champions League non è abbastanza emozionante e che il calcio europeo è completamente rotto. Ma loro continuano a giocare i tornei, non capisco. Dicono che la Champions League non sia abbastanza competitiva. Ma molti grandi club non si sono qualificati alla fase a eliminazione diretta. Nessun club ha il diritto divino di vincere”.