AIC, Calcagno: "Il 98% dei giocatori in Italia ha completato il ciclo di vaccinazione" - JuveNews.eu

AIC, Calcagno: “Il 98% dei giocatori in Italia ha completato il ciclo di vaccinazione”

Umberto Calcagno
Il presidente dell'AIC ha parlato

[fncvideo id=679923 autoplay=true] Umberto Calcagno, presidente dell’AIC, ha parlato ai microfoni di Lady Radio. Di seguito riportiamo le sue parole: “Bilancio virus? Il mio bilancio è positivo, abbiamo continuato a operare convivendo col virus e oggi abbiamo di nuovo una fase, pare, un po’ più difficile, ma i calciatori hanno dato un buon esempio sia nel 2020 che nel 2021 , vaccinandosi praticamente tutti. Anche dopo la ripresa del primo grande lockdown è stata una dura prova a cui abbiamo ben risposto e ne siamo usciti bene.

Abbiamo insistito sull’importanza delle vaccinazioni, cosa che ha completato il 98% dei calciatori in Italia. La speranza è che si riesca a convivere con serenità, non sarà semplice visti i numeri dai quali dipendiamo ma è chiaro che su un obbligo vaccinale dobbiamo sempre tenere in considerazione che parliamo di lavoratori subordinati e quindi dovremo stare attenti ai tecnicismi che oggi non sono molto chiari e che devono essere chiariti i prima possibile. Se il resto del mondo avesse avuto una risposta a livello vaccinale simile, tutto il sistema ne risentirebbe meno, decisamente.  Salernitana? Non ho anticipazioni sulle trattative in corso, speriamo che gli ultimi giorni siano quelli decisivi. Se la trattativa si chiudesse darebbe ulteriori 45 giorni di tempo per concludere le eventuali altre pratiche burocratiche.

Tetto salariale? Solo il 50% dei costi delle società è la componente salariale, detto questo noi in Serie A abbiamo introdotto un controllo dei budget, cosa che fino all’anno scorso avevamo solo in Lega Pro e che quindi stiamo sperimentando anche nelle leghe superiori. Abbiamo messo un tetto sui budget totali ed è ciò su cui sta lavorando la Uefa per il futuro e che ci sembra una buona idea da seguire. Quest’anno le società non possono spendere più dell’anno scorso, il prossimo anno non potranno spendere più del 90% di quest’anno, quello successivo non più dell’80%… E così via. Dobbiamo evitare che i club facciano i passi più lunghi della gamba“.

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