Agnelli: "Plusvalenze? Non abbiamo commesso alcun illecito" - JuveNews.eu

Agnelli: “Plusvalenze? Non abbiamo commesso alcun illecito”

Il presidente della Juventus ha parlato nel corso del suo intervento al al Business Of Football Summit organizzato dal Financial Times al quale ha partecipato

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Il Presidente della Juventus Andrea Agnelli ha parlato al Business Of Football Summit organizzato dal Financial Times, toccando altri temi oltre a quello relativo alla Superlega riguardanti il sistema calcio e la squadra bianconera.

“Indagine sulle plusvalenze? La nostra posizione in merito è che non è stato commesso alcun illecito, i nostri bilanci sono certificati e sono fiducioso. Penso che abbiamo attraversato una fase di espansione, se si guardano i risultati tra il 2010 e il 2019 la società era parecchio in salute. Penso che gran parte dell’industria abbia elogiato il management della Juventus. Abbiamo fatto un aumento di capitale di 300 milioni per provare a competere e per rimanere competitivi in campo internazionale e questo sulle spalle di oltre mezzo miliardo di investimenti tra il 2018 e il 2019. Abbiamo completato l’aumento di capitale nel gennaio 2020 e la pandemia è arrivata a febbraio, questo ha fermato completamente tutte le operazioni. Abbiamo avuto oltre 300 milioni di perdite dirette e indirette per la pandemia, abbiamo fatto un altro aumento di capitale e fortunatamente le spalle dei nostri azionisti sono abbastanza grandi, il che lo ha reso possibile”

Viviamo in un’industria da approssimativamente 75 miliardi di ricavi diretti, che genera circa 25 miliardi di tasse, che dà lavoro a circa un milione di persone ed è un catalizzatore dell’identità europea. Se guardiamo a cosa è successo ai club tra i 2010 e il 2019, c’è stata una crescita che ha portato il fatturato vicino ai 23-24 miliardi. Allo stesso tempo, gli stessi club con questa crescita, hanno accumulato perdite per 4,5 miliardi. Poi è arrivato il Covid”

“Vogliamo restare nel sistema domestico e qualificarci alle competizioni, vogliamo avere la libertà di organizzare una nuova competizione con una diversa governance e proprietà. Sosterrò una governance aperta e trasparente, aspetterò la sentenza della Corte di Giustizia Europea che dirà se l’attuale governance è adatta, in base ai trattati europei”.

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