Agnelli: "Siamo la Juventus e questo vuol dire vincere, sempre"

Agnelli: “Siamo la Juventus e questo vuol dire vincere, sempre”

Andrea Agnelli
Al termine dell'assemblea degli azionisti, il presidente della Juventus Andrea Agnelli è intervenuto in conferenza stampa

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Al termine dell’assemblea degli azionisti, Andrea Agnelli è intervenuto in conferenza stampa: Siamo Juventus e questo vuol dire vincere – ha esordito Agnelli. Vincere sempre. Ambire a vincere ogni competizione a cui partecipiamo: è questo il nostro dogma, e non cambia. Il nostro livello di fatturato è sano, sta nella capacità di saper impiegare le risorse disponibili sulla squadra. È un livello di fatturato che può farci competere anche a livello internazionale. Poi si tratta di capacità di sapersi muovere, ma il dogma è sempre vincere”.

La Juventus sta passando un periodo particolarmente complesso. Ma è il più complesso nella carriera di Agnelli come presidente bianconero? Non è il più difficile, ma è sicuramente difficile – ha ammesso il presidente. Il più difficile è stato quello del gennaio 2010 dove c’era da ricostruire una cultura aziendale, che ora invece c’è. Da questo punto di vista c’è stata crescita importante. Qui il grosso della difficoltà sta in una presa di consapevolezza dell’industria attuale. Il COVID ci ha colpito nel momento peggiore in cui poteva colpirci, proprio l’anno dopo in cui avevamo speso circa mezzo miliardo. Questo è un momento complesso, e proprio per questo entusiasmante ed emozionante”.

Vista la grave situazione economica, difficilmente la Juventus potrà permettersi altre operazioni “alla Ronaldo”. I bianconeri continueranno ad acquistare molti giocatori? “Tra prima squadra e Under 23 noi abbiamo in rosa circa 75 giocatori professionisti. Pensare che ogni anno 25 entrino in prima squadra la vedo difficile. Il numero di operazioni sarà oggettivamente importante, proprio perché abbiamo due squadre professioniste (prima squadra e Under23 ndr.). Una parte del trading calciatori è caratteristico delle società, siamo anche in un contesto in cui in due anni si è dimezzato il valore delle operazioni e di questo andrà tenuto conto. In questa area si dovrà andare ad avere una non eccessiva inflazione. Chi chiede cifre enormi e si vede soddisfatte le richieste chiaramente complica questo discorso”.

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