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Con un tweet pubblicato sul proprio profilo ufficiale, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha voluto ricordare per l’ultima volta Giampiero Boniperti, leggenda del club bianconero scomparsa nella notte alla veneranda età di 92 anni. Questo il messaggio del numero uno juventino: “Quel giorno negli anni ottanta, quando ricevo un telegramma in occasione di una vittoria della Sisport contro il Torino… quel giorno scopro Boniperti, quel giorno scopro il terzo elemento di Juve che entra in me. Leggenda per tutti”:
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Boniperti che era così stato ricordato dallo stesso club tramite il proprio sito ufficiale: “E’ la notizia che non avremmo mai voluto darvi. Oggi, 18 giugno 2021, salutiamo per sempre Giampiero Boniperti, che si è spento a Torino, all’età di 92 anni: ne avrebbe compiuti 93 fra pochi giorni, il prossimo 4 luglio. La commozione che in questo momento tutti noi stiamo provando non ci impedisce di pensare con forza a lui, a tutto ciò che il Presidentissimo è stato e sarà per sempre nella vita della Juventus. Una figura indelebile, che da oggi si consegna al ricordo, perché sui libri di storia del calcio ci è finita già da tempo. Perché quando esprimi un pensiero, e quel pensiero diventa parte del DNA della società a cui hai dedicato la vita, vuol dire che il tuo carattere ne è diventato identità e modo di essere. Per sempre.
IMMENSA LEGGENDA
Giampiero Boniperti, il campione che contribuì a fare scordar presto la guerra ai tifosi bianconeri («con la sua gentilezza e la sua classe prendeva in pugno la Juventus post-bellica, ed assieme ad essa partecipava a ridare luci di speranza per l’avvenire», scrisse Hurrà Juventus nel 1966) ha un curriculum calcistico che tutti conoscono. Un giorno della primavera del 1946, a diciotto anni non ancora compiuti, partì da Barengo (dove nacque nel 1928) e venne a Torino per sostenere l’usuale provino nella Juventus. Era un calcio di pionieri, romantico e spensierato.
«Palpitava per i colori bianconeri e voleva diventare juventino», riporta il primo profilo sul magazine bianconero; il ragazzo ne avrebbe fatta, di strada. Quasi un anno dopo, al principio di marzo del 1947, Boniperti esordì in Prima Squadra contro il Milan, in un campionato che la Juve chiuse al secondo posto dietro a un imprendibile Torino. L’anno dopo Vittorio Pozzo già lo vestiva d’azzurro, a Vienna, contro l’Austria, dove si distinse inizialmente come ala destra di valore mondiale, poi come interno al fianco di Muccinelli nella Coppa Rimet (1950). Posizione che assunse – mattatore e regista allo stesso tempo – anche alla Juve, progressivamente, a partire dalla seconda metà degli anni ’50. Gli anni dei tre nomi, Boniperti, Charles, Sivori. Tre icone. Migliore in campo, autore di una doppietta nella mitica partita di Wembley tra l’Inghilterra ed il Resto d’Europa (ed unico italiano al fianco di Nordahl, Vukas, Kubala, Zebec), Boniperti è stato centravanti di razza, dallo scatto possente e dal tiro forte”.
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