Abete: "Questa Nazionale fa piu gruppo rispetto a quella del 2006" - JuveNews.eu

Abete: “Questa Nazionale fa piu gruppo rispetto a quella del 2006”

L'ex presidente federale ha rilasciato delle dichiarazioni

 

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L’ ex presidente federale Giancarlo Abete, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TMW Radio, dove ha parlato a lungo della Nazionale di Roberto Mancini, facendo anche dei paragoni con il gruppo allenato da Lippi nel trionfo in Germania nel 2006.

SULLA FEDERAZIONE – “I discorsi che si fanno per i club valgono pure per la nazionale. Bene ha fatto il presidente Gravina, dimostra fiducia sia da parte della Federazione che del tecnico. Ci sono appuntamenti importanti davanti”.

CONFRONTI CON L’ITALIA DEL 2006 – “In questa occasione forse c’è ancor più gruppo squadra, non c’è il giocatore che fa la differenza, sono tutti assieme. C’è maggiore intercambiabilità rispetto ad altre nazionali”.

SULLA SUPERLEGA – “La prima ricetta la danno senso di responsabilità e di limite dei club. Nelle varie categorie professionistiche, in tante occasioni si sono studiate ricette per contenere indebitamento e costi. A monte ci vuole però la responsabilità: uno dei motivi dietro al fallimento della Superlega è che non sia concepibile da una parte chiedere nuove risorse e dall’altro spendere ancora eccessivamente. Non si devono fare passi più lunghi della gamba”.

SUL VALZER DEGLI ALLENATORI – “Si parla di allenatori di primo livello. Fa piacere rivedere Sarri, così come Spalletti e Allegri. Allenatori con risultati sportivi importanti che non allenavano. Sono ritorni eccellenti, così come quello di Mourinho, è un valzer di allenatori che non si era mai visto. Bello anche Ancelotti di nuovo al Real Madrid, per chi ama il calcio e la qualità delle sue persone. Dispiace che Conte lasci, ma sicuramente tornerà e lo farà da protagonista”.

SULLE SQUADRE ITALIANE – “Sempre di alto livello, l’unica cosa che amareggia e preoccupa è che quando arriviamo alle fase finali delle coppe europee non riusciamo ad andare avanti. Sono più di dieci anni che non otteniamo un successo internazionale coi club, magari ci siamo arrivati vicini ma senza avere poi lo spunto vincente”.

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