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Nonostante il centrocampista della Juventus stia fuori per infortunio, il Galles ha deciso ugualmente di convocare Aaron Ramsey per le prossime sfide valide per le qualificazioni al Mondiale in Qatar. La dirigenza bianconera si è già attivata per evitare al giocatore questa trasferta che sarebbe solo deleteria per il suo recupero, quando i medici preferiscono tenerlo monitorato a Torino che saperlo all’estero. Ad aggravare la situazione è la pandemia mondiale che, ogni volta che c’è stata una pausa nazionale, qualche giocatore della Juve risultava positivo al tampone covid-19.
Probabilmente si arriverà ad un accordo tra la società bianconera e il team del Galles, per evitare incidenti diplomatici e antipatici siparietti. Infatti un certificato medico potrebbe essere la soluzione più idonea per trattenere il centrocampista e non fargli lasciare Torino. Nel frattempo Fabio Paratici sta pensando al futuro dell’ex Arsenal, che probabilmente da giugno potrebbe essere lontano dai bianconeri. Il DS juventino infatti sta pensando a una sua eventuale cessione, soprattutto er alleggerire il monte ingaggi e per riuscire a portare alla Continassa Locatelli, il primo obiettivo della stagione 2021-2022.
Dopo il match contro l’Inter l’8 marzo 2020, in cui ha fatto un gol e un assist, di Aaron Ramsey si è parlato di poco e niente. Eppure il gallese, arrivato a parametro zero nell’estate 2019, sarebbe dovuto diventare l’epicentro tecnico del centrocampo bianconero. Ma così non è stato. Per questo motivo in molti parlano che l’ex Arsenal è diventato un problema per la Juventus, soprattutto a fronte del mega ingaggio percepito, che è di circa 7 milioni netti annui. 61 presenze e 6 goal in più di un anno e mezzo di permanenza a Torino non bastano per essere considerato un inamovibile. Senza pensare ai problemi fisici sottolineati dallo stesso Pirlo: “Aaron ha problemi fisici e non riesce a dare continuità alle prestazioni perché ogni 2-3 partite si deve fermare. In passato ha avuto grossi problemi che l’hanno tenuto lontano dal campo per mesi. Lui però è un giocatore talmente intelligente che quando è disponibile diventa prezioso perché sa far giocare bene la squadra e gioca bene lui. Ha soltanto questa debolezza fisica che lo costringe a restare fuori ogni tanto”.