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5 momenti di Juve-Genoa

[fncvideo id=679923 autoplay=true] Il sito web ufficiale della Juventus ha pubblicato 5 momenti dei passati Juventus-Genoa in occasione del match di domenica.

La carta flash

“Siamo nello Juventus-Genoa del 2018-19: mister Allegri manda in campo il brasiliano nella ripresa, in sostituzione di Juan Cuadrado. Stavolta non riesce a ripetersi quanto successo l’anno prima, quando Flash sigla la rete che decide la partita. Bianconeri e rossoblu terminano in pareggio la sfida e si interrompe così una serie di 8 successi consecutivi.

Irresistibile Apache

Per due anni consecutivi Juventus-Genoa ha visto Carlos Tevez assoluto dominatore. E non solo perché in entrambe le occasioni è andato in rete, contribuendo alle affermazioni della Signora. A colpire è stata la sua feroce determinazione, espressa nel gol del 2013-14 (finta e conclusione di sinistro su assist di Asamoah) e ancor più nel torneo successivo, quando sgancia un destro terrificante al termine di una progressione inarrestabile.

La notte di Alex

Un altro stadio, l’Olimpico, per un Juventus-Genoa deciso da Alessandro Del Piero, quello del 2007-08. Per il 10 bianconero è una serata speciale e non solo perché il suo raffinatissimo tocco sotto porta permette l’acquisizione di 3 punti. Il giorno dopo diventa padre del suo primo figlio e come dedica calcistica al nuovo arrivato non c’è male.

Appuntamento rinviato

Stesso terreno di gioco, quando però lo stadio si chiamava Comunale. Qui siamo in Juventus-Genoa che chiude il campionato 1982-83, vinto dalla Roma. La gara termina 4-2 e Paolo Rossi non riesce ad andare in gol: si rifarà successivamente, nella finale di Coppa Italia che lo vedrà tra i marcatori contro il Verona, offrendo così un contributo decisivo alla conquista del trofeo.

Il pre-derby di Brady

I bianconeri vincono di stretta misura, grazie a un’autorete di Faccenda. Una gara non facile e lo stesso irlandese a fine partita spiega che il terreno di gioco «è duro come un sasso». Quanto al gioco, non lo reputa soddisfacente, ma non era facile contro una squadra votata «solo alla distruzione», sono altre le abitudini apprese nel calcio britannico. Pochi mesi dopo, il numero 10 vivrà proprio a Genova, militando sull’altra sponda della città, quella blucerchiata“. (juventus.com)

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