di Marco Guido
Cristian Zaccardo, ex difensore e campione del mondo nel 2006, ha vissuto nel corso della sua carriera tre stagioni e mezzo nelle fila del Parma e per questo motivo lo abbiamo intervistato in vista della sfida che Domenica si disputerà allo Juventus Stadium tra i bianconeri ed i gialloblu emiliani. Ecco cosa ci ha raccontato:
Pochi giorni fa hai partecipato alla partita benefica Legend in Albania in favore della popolazione colpita dal terremoto del 26 Novembre. Ci racconti un pò come è andata? “Ho partecipato a questo evento di beneficenza perché penso che il calcio quando può, debba contribuire ad aiutare queste iniziative, come ad esempio quello organizzata in Albania in favore della popolazione che ha subito un tragico terremoto che ha provocato morti ed ingenti danni. Cerco sempre di partecipare a queste manifestazioni sia in Italia che all’estero; sono anche occasioni per poter incontrare ex compagni di squadra ed avversari che ho incontrato nel corso della mia carriera”.
Domenica si gioca Juventus-Parma, che partita ti aspetti di vedere? “Sarà una partita molto difficile per il Parma: la Juventus è in testa al campionato e cercherà chiaramente di rimanerci fino alla fine. I bianconeri giocano in casa davanti al proprio pubblico e sulla carta una loro vittoria sembra scontata. Il Parma invece si trova in una posizione tutto sommato tranquilla che forse li porterà ad affrontare la trasferta di Torino senza quella fame della squadra che ha un bisogno vitale di conquistare dei punti e quindi potrebbe anche giocare senza eccessive pressioni e magari potrebbe creare qualche problematica alla formazione bianconera. Ogni partita è sempre da giocare ma la Juventus è sicuramente la favorita per conquistare la vittoria”.
Quale può essere il giocatore dei ducali che potrà creare più problemi alla retroguardia bianconera? “Quando gioca in trasferta, credo che il giocatore pericoloso sia sicuramente Gervinho che può sfruttare la sua grande velocità negli spazi che si potrebbero creare, anche se l’ivoriano credo sia in dubbio per la sfida di Domenica. Sarà sicuramente un bel banco di prova anche per Kulusevski che affronterà quella che a Giugno diventerà la sua squadra in quello che sarà il suo stadio dalla prossima stagione. E’ sicuramente un giocatore da seguire!”
La lotta scudetto quest’anno sembra estesa a tre squadre: qual’è la tua favorita per la vittoria finale tra Juventus, Inter e Lazio? “Credo che la lotta per lo scudetto sia tra Juventus e Inter: la Lazio che sta disputando una stagione strepitosa, anche se gli auguro di poter resistere fino alla conclusione del campionato, credo che faticherà a tenere il passo delle prime due della classe. Le mie favorite per la qualificazione in Champions League sono la Lazio e l’Atalanta”.
La Juventus anche quest’anno sta vincendo molto ma il gioco di Sarri stenta ad arrivare. Ti aspettavi qualcosa di più dal tecnico bianconero? “La Juventus è prima in classifica ed ha conquistato il pass per gli ottavi di finale di Champions League vincendo il proprio girone e quindi finora ha rispettato le aspettative. Sotto il punto di vista del gioco invece non ha ancora entusiasmato perchè, pur essendo superiore a tutte le squadre a livello nazionale, finora non è mai riuscita a dominare, ha sempre vinto ma soffrendo. Credo che finora non abbiamo ancora visto una Juventus al top della condizione e questo potrebbe essere di buon presagio per i bianconeri che sono attesi dalla fase decisiva della stagione e se la squadra di Sarri riuscisse a raggiungere la migliore condizione potrebbe puntare a conquistare sia lo scudetto che la Champions League”.
Pensi che l’infortunio di Demiral possa condizionare la squadra di Sarri o pensi che De Ligt e Rugani siano in grado di sostituirlo senza farne sentire l’assenza? “Demiral è un ottimo giocatore, si è parlato molto di lui in quest’ultimo periodo e, pur essendo dalla panchina, è riuscito a conquistare un posto da titolare. Dispiace sicuramente l’aver visto subire un grave infortunio in questo che era forse il miglior momento della sua carriera. De Ligt e Rugani sono due giocatori su cui la Juventus ha investito tanto. Col pieno di recupero di Chiellini, penso che a livello numerico il reparto non abbia bisogno di ulteriori innesti”.
Dove può arrivare il Parma di D’Aversa? “Il Parma può conquistare una salvezza tranquilla. Ci sono sei o sette squadre davanti che sono difficilmente raggiungibili; mi auguro che possa chiudere nella parte sinistra della classifica. I tifosi ducali sono sicuramente soddisfatti, la squadra sta facendo bene, c’è equilibrio tra tutte le competenti”.
Nella città ducale hai vissuto tre stagioni e mezzo importanti, quali sono i ricordi di quell’esperienza? “Sono stato molto bene! Sono arrivato a Parma nel momento migliore della mia carriera e ricordo il primo anno in cui disputai la mia miglior stagione visto che riuscii a segnare cinque gol, a confezionare tre assist e chiudemmo il campionato all’ottavo posto con Guidolin in panchina, il mio papà calcistico. Ricordo anche le sette vittorie consecutive, riuscendo così ad entrare nella storia del club ducale. Sono molto legato al Parma e quando mi è possibile ci torno volentieri e quindi gli auguro ogni bene. Magari un giorno ci tornerò come dirigente…”
Patentito UEFA da allenatore, abilitazione da direttore sportivo: ha deciso cosa vuol fare Zaccardo? “Ho preso diversi patentini ma voglio comunque aggiornami costantemente e migliorare il mio inglese perchè voglio rientrare nel mondo del calcio al meglio. Sto collaborando con gli organizzatori degli eventi “Legend” ma sicuramente appena arriverà un’occasione tornerò nel calcio come dirigente o direttore sportivo o agente, intermediario o consulente di mercato perchè mi piace molto il calciomercato che credo potrà essere l’ambito del mio futuro. Ora comunque mi sto aggiornando”.
Ringraziamo naturalmente Cristian Zaccardo per la cortese disponibilità.