di Marco Guido
Il centrocampista Fernando Tissone, attualmente in forza alla formazione portoghese del Nacional, ha anche disputato due stagioni con la maglia dell’Atalanta per questo abbiamo deciso di intervistarlo in vista della sfida che Domenica vedrà impegnate all’Allianz Stadium la Juve ed i nerazzurri di mister Gasperini.
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Ecco cosa ci ha raccontato:
Si sta concludendo la tua stagione col Nacional. Come è andata? “Purtroppo è stata una stagione molto difficile per la squadra, ci sono stati troppi fattori che non ci hanno aiutato, troppi infortuni e cambiamenti nell’undici titolare. La squadra non è riuscita a trovare la continuità, siamo la società forse con più infortuni in Portogallo. Il Nacional è una società storica che, dopo esser sfortunatamente retrocessa, è subito riuscita a tornare in Serie A e quest’anno c’era una squadra molto giovane. Personalmente ho giocato però non sono contento della stagione perché non mi aspettavo che potessimo retrocedere, c’erano tante aspettative e nessuno si aspettava di finire la stagione in questo modo”.
Nella passata stagione sei stato protagonista di una storica vittoria con l’Aves quando siete riusciti a conquistare la Coppa di Portogallo, come mai si è concluso il rapporto e perché hai scelto il Nacional? “Avevo un contratto di soli sei mesi e quindi il contratto era finito. Avevo avuto altre offerte per lo più fuori dall’Europa ma ho ancora voglia di rimanere in nel vecchio continente, il mio primo pensiero è quello di rimanere nei campionati più importanti, non sono attratto dai soldi, bensì dall’emozione che sa darmi questo sport, per ora la penso così, più avanti non lo so”.
Ti chiedo un parere su Joao Felix, talento del Benfica nel mirino di tante big europee tra cui la Juventus…. “E’ un grandissimo giocatore. Io non l’ho affrontato ma per quello che ho visto e che mi hanno raccontato, è molto forte, giovane con una prospettiva strepitosa. Ha sempre la mentalità vincente contro qualunque avversario che sia una piccola o una grande squadra, gioca da sette mesi in Serie A in una squadra che sta facendo molto bene, lui partecipa al bel gioco delle aquile. Avrà un futuro importante, non so se nell’immediato perché credo abbia rinnovato col Benfica ma se continua a lavorare così il futuro è nelle sue mani”.
Domenica si gioca Juventus-Atalanta, che partita ti aspetti di vedere? “Le grandi squadre vogliono sempre vincere, non scendono mai in campo rilassate e anche nelle ultime partite hanno stimoli diversi che le portano comunque a dare il massimo come ad esempio gli impegni con le nazionali: i sudamericani hanno la Coppa America ad esempio e quindi ci tengono a fare bene. L’Atalanta ha una mentalità vincente e sta inseguendo un sogno che spero possano realizzare”.
Come giudichi e cosa si dice in Portogallo della stagione di Cristiano Ronaldo in Italia? “La Juve è molto famosa anche in Portogallo. Prima in televisione facevano vedere la Liga, ora la Serie A, tutti guardano sempre le partite di Ronaldo. Si parla anche della personalità di Cristiano Ronaldo ed ho sempre pensato che la Juve sia adatta lui che è un professionale al 100% e la società bianconera è perfetta in questo senso”.
Dove essere migliorata la Juve per poter conquistare la Champions League? “Nelle due partite contro l’Ajax gli olandesi ha fatto molto bene, cosi come contro il Real Madrid che aveva eliminato negli ottavi. E’ sicuramente una stagione in cui girava tutto bene, ricca di giocatori giovani che stanno facendo molto bene. Non credo che la Juve debba migliorare qualcosa in particolare, credo che deve cercare ogni anno di lottare per la conquista finale. Sono campioni d’Italia da otto anni ma la Champions è la competizione già difficile al mondo che può essere decisa in pochi secondi, ci vuole anche un pò di fortuna”
C’è una partita che hai disputato contro la Juve che ti viene in mente in particolare? “Ricordo le due vittorie conquistate con la Sampdoria: una Torino grazie alla doppietta di Icardi ed una Genova grazie ad una rete di Cassano. Ricordo anche quelle con Atalanta e Udinese ma ho spesso perso purtroppo”.
Che ricordo hai delle due stagioni vissute a Bergamo? “La migliore esperienza della mia carriera. Ero giovanissimo, mi sono trovato benissimo subito. La prima cosa che mi hanno detto che Bergamo è l’Atalanta ed oggi che sono passati ben dodici anni, il motto è rimasto. Ogni volta che torno in Italia, passo da Bergamo dove ho molti amici ed ho lasciato un pezzo del mio cuore”.
Progetti per il futuro? “Ho il contratto in scadenza a fine Giugno. Vedremo come finirà la stagione, parlerò coi dirigenti e decideremo il meglio. Io sono una persona che cerca stimoli diversi anche fuori dal campo per migliorare sempre, non ho ancora parlato con nessuno perché per rispetto preferisco aspettare la conclusione dell’annata”
Ringraziamo naturalmente Fernando Tissone per la cortese disponibilità.