ESCLUSIVA PULZETTI: “Juve-Bologna? Sarà una partita dura, tosta”

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di Marco Guido

Nico Pulzetti, centrocampista che nel corso della sua carriera ha vissuto da protagonista tre stagioni nel Bologna, ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo naturalmente parlato della sfida che si disputerà Sabato allo Stadium tra la Juventus e gli emiliani rossoblù. Ecco cosa ci raccontato:

Cosa sta facendo Nico Pulzetti? “Sto giocando nel San Donà di Piave, in Eccellenza vicino a casa. La società mi ha permesso di completare il mio percorso d’istruzione di allenatore visto che mi hanno permesso di concludere il corso per allenatori a Coverciano fino ad Agosto quando ho conseguito il patentino da allenatore. E’ il mio primo campionato tra i dilettanti che ho deciso di sposare innanzitutto per rimanere vicino alla mia famiglia, ma anche per capire come funziona il mondo dilettantistico dove probabilmente inizierò a lavorare in qualità di allenatore visto che è difficile partire subito dalle categorie professionistiche. Cerco di capire come gli allenatori si rapportano con i giocatori e tutta l’organizzazione”.

Sabato si gioca Juventus-Bologna, che partita ti aspetti di vedere? “Sarà sicuramente una partita “complicata” per me che ho giocato per tre anni nel Bologna e che sono un tifoso bianconero. Fin da bambino sono stato appassionato della squadra bianconera e la nascita di mio figlio che è tifosissimo della squadra di Sarri, mi ha ritrasmesso questa passione che avevo messo un po’ da parte durante la mia carriera. Sarà comunque una partita dura, tosta: la Juve è forte, ha una rosa veramente completa ma credo che sarà una gara combattuta”.

Cosa pensi della nuova Juve targata Sarri? Credi che si veda già la mano del tecnico? “Credo che non bisogna aspettarsi la Juve di oggi come il Napoli di ieri anche se è sempre Sarri seduto in panchina. Sono squadre completamente diverse perché nel Napoli ha potuto lavorare per due anni consecutivi anche con diversi giocatori richiesti da lui. Credo che adesso debba concentrarsi in particolare su De Ligt che arriva da un calcio completamente diverso, è un giocatore di sicuro prospetto ma ha ancora bisogna di lavorare per ambientarsi alla squadra bianconera. Adattarsi alla fase difensiva italiana non è facile per nessuno, anche Cancelo che era un terzino straordinario è stato sacrificato perché faticava nella fase di non possesso”.

Approfitto del fatto che sei stato un centrocampista: Rabiot o Ramsey chi credi potrà affermarsi in bianconero? “Personalmente Rabiot è un giocatore che non mi ha mai fatto impazzire. L’ho visto nelle prime uscite stagionali e non mi è piaciuto per niente, tantomeno nel ruolo di vice Pjanic. Ramsey invece credo che abbia le caratteristiche adatte per affermarsi in Italia e ritagliarsi uno spazio importante. E’ un giocatore eccezionale e mi ha sorpreso che l’Arsenal se lo sia fatto sfuggire a parametro zero. Sono comunque due giocatori internazionali che potranno rendersi utili in Europa”.

Khedira e Matuidi quest’estate sembravano sul piede di partenza ma mister Sarri ha deciso di puntare su di loro. Ti ha sorpreso? “Khedira non è mai banale in quello che fa ed è sempre una garanzia. Personalmente vedendo anche l’età del tedesco, penso che Bentancur stia crescendo bene e potrà diventare un centrocampista di altissimo livello, ha già tanta personalità. Matuidi? E’ un campione del mondo che corre per tre. Ai tifosi piacciono più i giocatori come Cristiano Ronaldo o Pjanic che sanno trattare al meglio la palla, ma il francese è fondamentale per gli equilibri della squadra”.

Ti ha sorpreso l’esclusione di Emre Can dalla lista Champions League? “Sicuramente si soprattutto per quello che il tedesco è riuscito a fare l’anno scorso. Collegandomi alla domanda precedente, probabilmente avrei forse preferito un’esclusione di Rabiot. Il tedesco nonostante tutto, quando è stato chiamato in causa come a San Siro contro l’Inter ha fatto benissimo, dimostrando di essere davvero un giocatore di altissimo livello. Dopo lo strepitoso finale di stagione vissuto l’anno scorso, me lo sarei aspettato più protagonista quest’anno, magari come dodicesimo uomo, sempre pronto a subentrare”.

Che ricordi hai dell’esperienza vissuta in rossoblu? “E’ stata esperienza molto molto positiva. Sono arrivato dopo che la squadra rossoblu nella stagione precedente era riuscita a salvarsi con difficoltà e c’era anche stato un cambio di presidenza. Prima con Bisoli, poi con Pioli sono sempre stato schierato nell’undici titolare, riuscendo a collezionare quasi 30 presenze ma soprattutto riuscendo a firmare il record di punti del Bologna degli ultimi anni e finendo al decimo posto in classifica. Bologna è sicuramente una piazza incredibile”.

Ringraziamo naturalmente Nico Pulzetti per la cortese disponibilità.