di Marco Guido
Andrea Pisanu, ex centrocampista cresciuto nelle fila del Cagliari ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo parlato della sfida che Lunedì si disputa allo Juventus Stadium tra i bianconeri ed i sardi. Ecco cosa ci ha raccontato:
Cosa fa adesso Andrea Pisanu? “Attualmente sono l’assistente allenatore di una squadra della Premier League Maltese, massimo campionato dell’isola di Malta, che si Balzan. Sto anche concludendo il corso per allenatore “pro” a Malta che è equiparato a quello italiano, i docenti spesso provengono dall’Italia, siamo stati una settimana a Bologna, a Marzo andremo a Sion. Quest’anno è sicuramente un pò complicato perché una settimana al mese sono impegnato al corso e lontano dalla squadra”.
Lunedì si gioca Juventus-Cagliari, che partita ti aspetti di vedere? “Sono convinto che potremo assistere ad una partita di qualità. La Juventus cercherà di conquistare la vittoria per iniziare al meglio il nuovo anno, il suo background e la sua storia glielo impongono. Il Cagliari, nonostante gli ultimi due risultati non positivi, sta disputando una stagione straordinaria per merito dell’allenatore, dei giocatori ma anche della società. La squadra di Maran è la rivelazione di questo campionato”.
Quale può essere il giocatore del Cagliari che può creare più problemi alla retroguardia bianconera? “Fare un nome sarebbe riduttivo perchè il Cagliari ha bisogno del collettivo e di giocare bene per conquistare un risultato. I trascinatori come Nainggolan, Cigarini che conosco personalmente e Joao Pedro devono sicuramente dare il loro contributo ma la squadra rossoblu ha una struttura che necessita di giocare coralmente”.
Credi che la Juventus debba intervenire in questa sessione di calciomercato per poter puntare alla conquista della Champions League? “Per quanto riguarda il campionato italiano, nessuna squadra nemmeno l’Inter che sta facendo tanto bene non può competere a livello di organico con quello bianconero. In Europa invece la situazione è diversa, il livello è veramente alto, ora arrivano le partite decisive e la Juventus sono ormai diversi anni che si sta strutturando per arrivare al meglio a questi appuntamenti. Purtroppo c’è un filo sottilissimo tra il vincere ed arrivare secondo o tra le prime quattro, credo che i bianconeri possano arrivare in fondo, in semifinale che è già importante consolidare questa posizione. La conquista della Champions però manca da talmente tanti anni a Torino che sta diventando un’ossessione”.
Credi che si inizi ad intravedere la mano del nuovo tecnico Sarri? “Non abbiamo ancora visto la Juventus che ha in mente Sarri. Si fanno ancora tanti paragoni tra il Napoli di Sarri e questa Juve ma secondo me sono due squadre strutturate in maniera molto diversa. Il tecnico ha sicuramente bisogno di tempo ed i giocatori bianconeri sono talmente forti ed importanti che non hanno bisogno di esser guidati, ma solamente di esser gestiti. Sarri mi sembra che stia adattando a questa nuova realtà”.
Pensi che il tridente Ronaldo, Higuain, Dybala sia una formula che la formazione bianconera può sostenere in pianta stabile? “All’inizio della stagione mister Sarri dichiarava che difficilmente avrebbe potuto schierarli contemporaneamente ma col tempo ed il lavoro è riuscito invece a farlo. Credo che sia fondamentale che i giocatori debbano essere consapevoli del fatto che la squadra ha sempre bisogno di un certo equilibrio, tutti devono giocare per la squadra. L’aver trovato questi equilibri non significa però che il tecnico dovrà utilizzarli sempre, gli allenatori preparati come lui sanno in base al momento quando utilizzare la formazione giusta”.
Dove può arrivare il Cagliari di Maran? “E’ la sorpresa del campionato, sta viaggiando sulle ali dell’entusiasmo. E’ un gruppo coeso guidato da un bravo allenatore che sta dimostrando che il suo lavoro può dare dei risultati nel medio periodo. Ora il Cagliari si trova in uno ottima posizione, è troppo presto per definire un obiettivo che ad inizio stagione era quello di fare meglio dell’anno scorso e raggiungere una salvezza tranquilla. Se a Marzo la classifica sarà ancora questa, potrà puntare anche all’Europa, bisogna attendere sette, otto partite”.
A Cagliari sei cresciuto ed hai anche esordito in Serie A. Che ricordi di quell’esperienza? “Cagliari è casa, il posto dove ho tirato i primi calci ad un pallone, dove mi hanno dato la possibilità di crescere e realizzare il sogno della mia vita: esordire in Serie A. Ho solo bei ricordi: sono cresciuto in quel settore giovanile, ho esordito nella massima serie a 16 anni che ricordo maggiormente così come ricordo le partite da ragazzo sui campi polverosi che iniziavano fin dalla mattina”.
Progetti per il futuro? “Ho smesso ormai da cinque anni: Il primo l’ho completamente dedicato ailla mia famiglia e ad i miei bambini a cui ho potuto concedere tutto il tempo che mi è mancato durante la mia carriera. Da allora ho iniziato ad allenare, prima una squadra di Serie B maltese e da quest’anno come assistente nella Serie A maltese. Ora che sto concludendo il corso, sto maturando l’idea di poter tornare magari anche in Italia perchè fino a poco tempo fa ero convinto di rimanere qui a Malta dove i miei figli possono crescere imparando alla perfezione l’inglese. Sono aperto a tutto, sono un uomo di mondo, l’importante è trovare un posto dove la mia famiglia sia felice ed io sia realizzato a livello lavorativo. Mi sento pronto, dopo tanti anni in questo mondo, per iniziare un’avventura come allenatore”.
Ringraziamo naturalmente Andrea Pisanu per la cortese disponibilità.
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