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ESCLUSIVA MONDINI: “Napoli-Juve? In questi scontri diretti può succedere di tutto! Buffon rispetterà con intelligenza quello che è il suo attuale ruolo”.

di Marco Guido

Luca Mondini, ex portiere che nel corso della sua carriera ha indossato per tre stagioni la maglia del Napoli, ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo parlato della sfida che Domenica sera si disputa al San Paolo tra i partenopei ed i bianconeri. Ecco cosa ci ha raccontato:

Come sta andando la tua esperienza nelle giovanili del Sassuolo in qualità di preparatore dei portieri? “Sono molto contento anche se, dopo dieci anni di settore giovanile vissuti a Parma, contavo di provare un’esperienza coi grandi ma l’esperienza di Piacenza dove la società è fallita mi ha segnato. Ho ricevuto la chiamata di Palmieri con cui avevo lavorato diversi anni a Parma ed ho accettato con convinzione perché il Sassuolo è una società che merita ed è bello lavorare in questo contesto, in ottime strutture e con grandi prospettive. Sono ritornato volentieri a lavorare nel settore giovanile in una società come quella neroverde”.

Domenica sera si gioca Napoli-Juventus, che partita ti aspetti di vedere? “Sono un po’ meravigliato della situazione che sta vivendo il Napoli perché, avendoci giocato per tre anni, conosco bene la pressione che può crearsi quando le cose non vanno bene. Napoli-Juventus è una partita molto particolare e sentita. Non sarà semplice per i partenopei ma in questi scontri diretti può succedere di tutto, spero comunque che la squadra di Gattuso possa riprendersi perché non meriti assolutamente questa classifica”.

Ti ha sorpreso il ritorno di Buffon in bianconero? Credi che possa aiutare Szczesny o lo possa condizionare negativamente? “Szczesny è un portiere molto forte per il calcio moderno, tecnicamente molto preparato. Avere Buffon nello spogliatoio può essere un’arma a doppio taglio perché ha un carisma, un passato ed un presente importante anche se, considerando  l’intelligenza di Gigi che conosco personalmente, sono convinto che risponderà al meglio quando verrà chiamato in causa rispettando quello che è il suo ruolo in questa stagione, dimostrando il suo valore ed aiutando il polacco che è comunque il titolare”.

Come giudichi la gestione di Perin che è tornato a Genova? “Onestamente ero rimasto un po’ sorpreso della sua scelta di andare alla Juventus anche se la società bianconera fa gola a tutti. Immaginavo però che avrebbe fatto fatica a ritagliarsi uno spazio importante vista anche la presenza di Szczesny, ha anche subito un brutto infortunio alla spalla. Sono molto contento che sia tornato a giocare con continuità a Genova dove, già in questo breve scorcio, ha già dimostrato il suo elevato valore. E’ un portiere molto valido e giovane”.

Quest’estate la nazionale di Mancini sarà impegnata agli Europei: a chi affideresti la porta azzurra? “Credo che il titolare, anche probabilmente Mancini, sia Donnarumma. Devo però anche dire che Sirigu in questo momento sia assolutamente un valore aggiunto sia per il Torino che per la nazionale perché quando è stato chiamato in causa si è sempre fatto trovare pronto. Penso che Donnarumma sia per età che affidabilità debba partire come titolare”.

Il Napoli ha sostanzialmente due portieri che partono alla pari, credi che questo dualismo possa giovare ai due estremi difensori? Tu chi faresti giocare? “Non è una situazione facile. Il ruolo del portiere ha sempre avuto delle gerarchie. Meret, a parte qualche acciacco, nonostante sia un ottimo portiere e di grandissima prospettiva, non ha forse disputato un eccellente avvio di stagione. A Gattuso piace far partire l’azione da dietro ed anche per questo sta preferendo Ospina che è più abile in fase di disimpegno coi piedi. Ritengo che questa situazione sia un po’ penalizzante per Meret che deve conquistare un posto per i prossimi europei e forse anche delle certezze”.

A Napoli hai vissuto due stagioni, che ricordi hai di quell’esperienza? “E’ stata bellissima esperienza, nonostante una retrocessione nell’anno di Zeman e Mondonico. Ho vissuto il cambio societario da Ferlaino a Corbelli e situazioni un po’ complicate però ho solo bellissimi ricordi di quelle stagioni vissute ai piedi del Vesuvio”.

Progetti per il futuro? “Il mio pallino sarebbe quello di poter allenare i “grandi” anche se sinceramente lo ritengo molto difficile se non sei strettamente legato ad uno specifico allenatore. Ho avuto la possibilità di andare in Serie C ma ho deciso di accettare la proposta di una società seria ed affidabile come il Sassuolo. Sono sempre comunque a disposizione per ascoltare ogni offerta che potrà arrivare in futuro”.

Ringraziamo naturalmente Luca Mondini per la cortese disponibilità.

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