L'ex centrocampista ed attuale allenatore dell'Under 17 della Vis Pesaro ci ha rilasciato un'esclusiva intervista
di Marco Guido
Daniele Galloppa, attuale allenatore dell’Under 17 della Vis Pesaro ed ex centrocampista che nel corso della sua carriera ha indossato per ben sei stagioni la maglia del Parma, ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo parlato della sfida che Domenica sera si disputerà allo Juventus Stadium tra i bianconeri ed i gialloblu emiliani. Ecco cosa ci ha raccontato:
Come sta andando la tua esperienza come allenatore dell’Under 17 del Pesaro? “Nella passata stagione avevo allenato dei “grandi”, mentre quest’anno sto lavorando con dei giovani. E’ un’esperienza molto diversa per me e con questi ragazzi ho anche la possibilità di sperimentare tanto sia per me che per loro che sto cercando di far crescere anche tramite delle difficoltà che provo a creargli per migliorarli. Questa società è ripartita da non molto e quindi non ho grandissime qualità a disposizione però i ragazzi stanno crescendo e sono contento”.
Domenica si gioca Juventus-Parma, che partita ti aspetti di vedere? “Mi aspetto di vedere una partita in cui sarà la Juventus a fare la partita, il Parma cercherà di concentrarsi sulla fase difensiva per poi cercare di ripartire al meglio. Le ripartenze sono le grandi armi che la squadra ducale sta sfruttando al meglio in questa stagione”.
Quale può essere il giocatore che può creare più problemi alla retroguardia bianconera? “Sicuramente Kulusevski e Gervinho che sono i giocatori offensivi insieme ad Inglese che formano un tridente che si integra bene e che può sicuramente creare dei problemi alla retroguardia bianconera”.
La lotta per il titolo è tra Juve, Inter e Lazio, chi è la tua favorita? “Dico sempre la Juventus però è bello che il campionato sia vivo. I bianconeri sono la squadra che ha sicuramente più frecce a propria disposizione e questo alla lunga potrebbe premiare la squadra allenata da Maurizio Sarri, ha molte più alternative”.
Sarri sembra voler trasformare Bernardeschi in un interno di centrocampo, credi che l’ex viola abbia le caratteristiche per potersi adattare al meglio in questa nuova posizione? “Le caratteristiche le ha però non è facile assimilare questo nuovo ruolo per lui che ha sempre giocato in un certo modo soprattutto in una squadra guidata da Sarri che richiede degli automatismi particolari agli interni di centrocampo che devono coprire e giocare spalle alle porta. Bernardeschi ha sicuramente un’ottima qualità, una gran gamba ma l’adattamento secondo me necessita di tempo per potersi completare al meglio”.
Dove può arrivare il Parma di mister D’Aversa? “Il Parma è partito forte, credo comunque che l’obiettivo sia quello di arrivare il prima possibile a quota 40 punti e magari conquistare il primo posto a ridosso delle grandi del nostro campionato. Conquistare una qualificazione per l’Europa League mi sembra piuttosto complicato ma glielo auguro”.
A Parma hai vissuto sei stagioni, che ricordo hai di quell’esperienza? “E’ la squadra in cui mi sono consacrato come giocatore. E’ una città in cui si vive molto bene, fare il calciato li è bellissimo perchè la città, lo stadio ed i tifosi sono belli e quindi è un piacere giocare in un ambiente del genere. Purtroppo ho anche vissuto dei brutti ricordi come i tre gravi infortuni che ho subito così come il fallimento della società gialloblu. Sono veramente contento di aver vissuto quella realtà”.
C’è una partita tra le diverse che hai giocato contro la Juventus che ti viene in mente in particolare? “Ricordo sicuramente la gara d’esordio allo Juventus Stadium quando con il Parma partecipammo alla prima della Juventus guidata allora da Conte nel nuovo stadio. C’era una bellissima atmosfera provocata dall’inaugurazione del nuovo stadio ma noi purtroppo faticammo ad entrare in partita e subimmo una pesante sconfitta per 4 a 1. Ricordo anche la Juve degli anni precedenti, squadre forti con campioni come Del Piero, Trezeguet e tanti altri”.
Progetti per il futuro? “Personalmente ho deciso di navigare a vista, riconoscendo quello che dico e quello che faccio. Spero di diventare un grande allenatore e vedremo cosa mi riserverà il futuro, vivendo questa nuova situazione in maniera leggera ma sempre in maniera molto conentrata”.
Ringraziamo naturalmente Daniele Galloppa per la cortese disponibilità.