di Marco Guido
Dario Bonetti ex difensore che ha vissuto due stagioni nelle fila della Juventus e cinque in quelle della Juventus, ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo naturalmente parlato della sfida che si disputerà domani sera allo Stadio Olimpico tra i giallorossi ed i bianconeri. Ecco cosa ci ha raccontato:
Cosa fa adesso Dario Bonetti? “Lavoro in una società di servizi estera ed in questo momento sono al di fuori dal calcio giocato. E’ un lavoro che avevo intrapreso anni e che negli ultimi tempi sto intensificando. Ho finito la ultima esperienza come allenatore all’estero”.
Domenica sera si gioca il big match Juventus-Roma, che partita si aspetta di vedere? “Mi aspetto di vedere una partita spettacolare, si affrontano due allenatori che prediligono la fase offensiva e quindi dovrebbero creare spazi invitanti per gli attaccanti di entrambe le formazioni”.
Quale può essere il giocatore che può creare più problemi alla retroguardia bianconera? “La Roma ha tanti giovani di ottima prospettiva che dovranno mantenere le aspettative riposte su di loro, soprattutto sulla linea dei trequartisti alle spalle di Dzeko: Pellegrini ad esempio ha un’ottima visione di gioco e tecnica, Zaniolo, Under che non ha ancora trovato continuità ma che ha grandi spunti, così come Kluivert che è un giocatore molto interessante”.
Crede che l’impronta di mister Sarri si stia intravedendo nella sua Juventus? “C’è sempre da lavorare perchè si può sempre migliorare le due fasi. Penso che in questo momento stia cercando gli equilibri giusti per poter schierare il tridente Ronaldo, Higuain, Dybala perchè la Juventus potrebbe fare un salto di qualità se riuscisse a trovare la quadratura della squadra con tutti e tre questi campioni in campo”.
Pensa che il tridente Higuain, Ronaldo, Dybala sia una soluzione estemporanea o può diventare definitiva? “Mi aspetto che durante qualche spezzone possa tornare a giocare con le due punte ed un trequartista ma credo che Sarri abbia in testa di giocare col tridente pesante che permetterebbe alla sua formazione di fare un sicuro salto di qualità in fase offensiva, sia sotto il punto di vista spettacolare che realizzativo”
Crede che la Juventus debba intervenire in questa finestra di calciomercato per poter puntare alla conquista della Champions League? “Sono già diversi anni che la Juventus si st dimostrando competitiva, poi conquistare la competizione europea dipende anche da altri fattori, personalmente ho perso due finali ed in queste partite è essenziale arrivare con i giocatori importanti nelle migliori condizioni per poter prevalere. La squadra bianconera è sicuramente competitiva e probabilmente aspetterei ad intervenire a Giugno per migliorarla ulteriormente”.
Approfitto del fatto che è stato un grande difensore per chiederle un parere sul grande colpo dell’estate bianconera De Ligt: qual’è il suo giudizio sul giovane olandese? “Secondo me è potenzialmente molto forte, ha sicuramente tutto per diventare un leader: forza, potenza, velocità e bravo tecnicamente. L’impatto col calcio italiano è stato complicato perchè nel campionato olandese ci sono due o tre squadre competitive mentre nel nostro paese ogni partita è complicata, c’è molto equilibrio e anche le cosidette “piccole squadre” hanno giocatori forti. Dal punto di vista tattico e fisico è nettamente superiore rispetto a quello dei Paesi Bassi e lui deve trovare la continuità. Giocare poi in una grande squadra come la Juventus fa dimenticare in fretta anche belle prestazioni non appena arriva un errore che viene immediatamente ingigantito. E’ un grande giocatore, un grande acquisto e potenzialmente davvero molto forte”.
Pensa che abbia pesato sulle prestazioni della squadra bianconera l’assenza forzata di capitan Chiellini? “Ha pesato e anche molto perchè con Chiellini in campo sarebbe stato più facile trovare quegli equilibri necessari per poter sostenere il tridente Ronaldo, Higuain, Dybala. Il capitano bianconero ha grande esperienza ed un gran carattere e con lui la retroguardia sarebbe stata più impermeabile, ora bisognerà vedere quando tornerà nelle migliori condizioni perchè non è semplice riprendersi al meglio da un infortunio grave come quello che ha subito”.
Ha vissuto due stagioni nella Juventus, che ricordi ha di quell’esperienza? “Un bellissimo ricordo, il primo anno fu fantastico perch riuscimmo a conquistare sia la Coppa Italia che la Coppa Uefa. Credo che sia stato un errore rivoluzionare la rosa nell’estate successiva perchè quella Juventus aveva un ottimo gruppo e sono certo che, con gli innesti solamente di Julio Cesar e Baggio avremmo potuto lottare per lo scudetto anche se nella stagione precedente chiudemmo la stagione al terzo posto a sole cinque lunghezze dal primo posto. Riuscimmo a conquistare la Coppa Italia battendo il Milan che era la squadra più forte a livello europeo”.
Qual’è l’allenatore tra i tanti che ha avuto nel corso della sua carriera che l’ha ispirata nel suo lavoro? “Diciamo che si prende un pò da tutti perchè ho avuto la fortuna di esser allenato da tanti bravissimi allenatori. Arrivare in Serie A a certi livelli significa esser stato cresciuto da tecnici competenti nella fase della crescita, sia a Brescia che a Roma dove Liedholm che mi ha completato. Resta comunque qualcosa di tutti, ad esempio Zoff oltre ad essere un grande giocatore ed una grande persona, è stato un ottimo allenatore, così come Bagnoli. Liedholm è però quello con cui ho lavorato per più stagioni e che mi ha plasmato maggiormente”.
Ringraziamo naturalmente Dario Bonetti per la cortese disponibilità.
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