ESCLUSIVA CORRADI: “L’Udinese deve sperare che la Juve abbia la testa a Martedì” - JuveNews.eu

ESCLUSIVA CORRADI: “L’Udinese deve sperare che la Juve abbia la testa a Martedì”

L’ex attaccante tra le tante anche dell'Udinese ci ha rilasciato un’esclusiva intervista

di Marco Guido

L’ex attaccante Bernardo Corradi ha nella sua lunga carriera trascorso anche due stagioni nelle fila dell’Udinese e proprio per questo motivo ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo parlato della prossima sfida che si disputerà questa sera tra Juventus ed i friulani.
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Ecco cosa ci raccontato:

Questa sera si gioca all’Allianz Stadium la sfida Juventus-Udinese, che partita ti aspetti di vedere? “Lo score della Juve in casa fa naturalmente impressione, considerando anche il fatto che l’Udinese dopo la vittoria contro il Bologna si trova in una posizione abbastanza tranquilla. Il calendario dei friulani è tutt’altro che favorevole e queste partite possono servire a prescindere dai punti per acquisire consapevolezza e sicurezza nei propri mezzi. Credo che l’Udinese andrà a fare la sua partita sperando anche che la squadra di Allegri possa esser distratta dal fondamentale impegno che li attende Martedi contro l’Atletico Madrid”.

Pensi che Allegri sia il principale motivo della sconfitta del Wanda Metropolitano? “Non credo perché l’allenatore prepara una strategia con un piano tattico che spesso e volentieri viene stravolto dalla partita. Allegri è uno dei migliori allenatori anche a leggere le partite in corso e ad effettuare i cambi necessari ed ha sempre dimostrato di esser molto bravo nelle partite da dentro e fuori”.

Credi che i bianconeri possano rimontare il doppio svantaggio contro l’Atletico Madrid? “La Juve nella storia ha dimostrato nel passato di vivere grandi imprese ed ha sicuramente nelle corde la possibilità di far risultato. Di fronte però ha una squadra che è maestra nel difendersi come l’Atletico Madrid di Simeone, strepitosa nel difendersi come squadra nel complesso. La squadra di Allegri deve presentarsi al meglio della condizione fisica, magari recuperando anche quei giocatori bravi nel saltare l’uomo che possono creare la superiorità numerica”.

Pensi che Ronaldo, Mandzukic e Dybala possano coesistere in campo? “Io sono dell’idea che giocatori così forti le trovino le soluzioni per giocare insieme. Dal punto di vista numerico Ronaldo è un po’ indietro rispetto alle stagioni vissute a Madrid ma è cambiata la squadra ed il contesto. Modric ha dichiarato che al Real manca l’apporto di gol che garantiva il portoghese”.

La sorpresa più grande di questi ottavi di finale di Champions League?  “Alla luce della partita di andata, l’Ajax non mi ha sorpreso più di tanto. Chiaro quella sfrontataggine dei giovani calciatori dei lancieri di andare al Bernabeu a giocare a viso aperto con grande tranquillità e personalità. Questa prova di forza di questi ragazzi mi ha fatto pensare che anche in Italia dovremmo avere più coraggio di far giocare i giovani calciatori lasciandogli anche la possibilità di sbagliare. Mi ha sorpreso in negativo il PSG considerato anche il recente passato, non credevo che si facessero sorprendere così dal Manchester United”.

Chi vincerà la classifica cannonieri? “Pur rimanendo meravigliato da quello che sta facendo Fabio (Quagliarella) che non è più un ragazzino, credo che alla fine la spunterà Cristiano Ronaldo. Il percorso in Champions League chiaramente peserà perché il fatto di poter giocare in Europa può forse togliere delle energie ma consente comunque di poter mantenere un elevato standard qualitativo”.

Che ricordi hai delle stagioni vissute in Friuli? “Sono andato via da Udine dopo aver conquistato l’accesso ai playoff di Champions League. Dopo una prima stagione piuttosto sofferta, la seconda è stata quella della grande cavalcata all’Europa. Ho ottimi ricordi sia della città che dei tifosi, sono stato benissimo ed è stato un peccato non poter continuare ulteriormente. La famiglia Pozzo è molto legata a questa società. Il mio ultimo anno in Friuli è stato uno degli ultimi con uno zoccolo duro di giocatori italiani, capaci di trasmettere determinati valori ai tanti giocatori stranieri, giovani che hanno fatto la fortuna della società bianconera”.

C’è una partita tra le tante che hai giocato contro la Juventus che ti viene in mente? “Quello che ricordo è che quando giochi con una provinciale contro la Juve, al di là del fatto che tu possa disputare la partita perfetta, hai sempre la sensazione che i bianconeri abbiano la possibilità di chiudere la gara in qualsiasi momento. Con la maglia della Lazio sono riuscito a conquistare la Coppa Italia nel 2004 battendo in finale proprio la Juve”.

Progetti per il futuro? “Sto allenando la Under 19 con Federico Guidi. Dal 20 al 26 Marzo disputiamo la fase Elite di qualificazione agli Europei a Padova dove affronteremo Belgio, Ucraina e Serbia: ne passa solamente una e quindi speriamo di qualificarci per la fase finale”.

Ringraziamo naturalmente Bernardo Corradi per la cortese disponibilità.

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