di Marco Guido
Franco Colomba, tecnico che tra le tante ha allenato anche per una stagione il Napoli, ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo parlato del big match di Domenica tra i partenopei e la Juventus. Ecco cosa ci ha raccontato:
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Domenica si gioca il big match Napoli-Juventus, che partita si aspetta di vedere? “Sono le due squadre migliori in Italia. Una deve ritrovare la sua condizione migliore, la Juve non è al top della condizione e necessita quindi di una prestazione convincente per affrontare al meglio la partita dell’anno contro l’Atletico Madrid. Il Napoli invece è in una buona condizione che ha sempre mostrato un volto costruttivo, propositivo non riuscendo solamente a trasformare in oro tutto quanto ha prodotto finora. Sarà una sfida tra una squadra che gioca sempre contro una che magari lo fa meno ma che è davanti in classifica con un ampio vantaggio. Credo che la Juve farà la prestazione ma è sicuramente un match aperto ad ogni risultato”.
Crede che una vittoria dei partenopei possa riaprire il discorso scudetto? ““Credo che le possibilità siano poche perché è difficile che la Juve incappi in una crisi così profonda da far rimontare le rivali. E’ la partita dell’orgoglio per il Napoli perché magari vincere la scudetto sarà difficilissimo ma una vittoria potrebbe dare un senso a questo finale di stagione”.
Preferiva il Napoli di Sarri o quello attuale di Ancellotti? Che differenze ci sono tra di loro? “A me questo Napoli piace anche perché ha perso Hamsik. Credo che sia una bella squadra che sta puntando anche sui giovani come Ounas, Zielinski o Verdi. E’ meno spettacolare nelle giocate prefissate però è più imprevedibile, ci sono giocate che non si vedevano da tempo perché i giocatori sono più liberi di inventare in base alla propria fantasia. Ci sono schemi e giocate come quella tra Insigne e Callejon che non sono cambiate ma in generale a mio avviso ci sia più imprevedibilità”.
E’ rimasto sorpreso della sconfitta subita dai bianconeri a Madrid? Crede che i bianconeri possano rimontare a Torino? “Sono rimasto deluso soprattutto dalla brutta prestazione perché perdere a Madrid ci può anche stare. La Juve se vuole ambire a conquistare la Champions avrebbe dovuto fare una prestazione diversa, con più spessore e penso che al ritorno sarà diverso anche se l’Atletico a livello difensivo è organizzatissimo, bisognerebbe sbloccare subito il risultato e fare una partita di carattere”
Allegri è stato travolto da molte critiche. Crede che sia lui il maggior responsabile della pesante sconfitta del Wanda Metropolitano? “Credo che sia stata una brutta prestazione collettiva e non penso che Allegri avesse preparato una partita del genere, con un Mandzukic che non lottasse, un Matuidi che non vinceva nemmeno un contrasto ed un Pjanic sottotono anche se condizionato dalla febbre. Credo che le prestazioni dei singoli incida molto al di la di come l’allenatore prepari la gara: a mio avviso non è Allegri il responsabile anche se il nostro mestiere si presta molto a questo tipo di critiche”.
Crede che Dybala, Ronaldo e Mandzukic possano coesistere? “Non è facile sostenere tre attaccanti. Credo che sia giusto mettere Mandzukic come centravanti e Ronaldo che gli gira attorno. Dybala ha indubbiamente le qualità per incidere. Vedremo Allegri come interpreterà la sfida del ritorno contro l’Atletico e come schiererà la sua squadra”.
A Napoli ha vissuto una stagione piuttosto complicata. Che ricordi ha dell’esperienza vissuta sotto il Vesuvio? “Dopo aver vinto il campionato a Reggio Calabria, il Napoli mi chiamò ed io decisi di accettare la grande piazza ed un contratto triennale. La promessa era quella di costruire una squadra attrezzata per la vittoria del torneo ed invece vennero venduti cinque giocatori importanti che non furono sostituiti adeguatamente. Dopo un girone di andata non positivo ed una piazza scontenta mi esonerarono facendo un mercato di riparazione adeguato al Napoli visto che vennero comprati degli elementi importanti. Nel finale di stagione mi richiamarono e riuscimmo a fare un girone di ritorno positivo soddisfacendo le pretese di un pubblico come quello di Napoli. Ho avuto la possibilità di conoscere un fantastico pubblico che ci ha aiutato a raggiungere l’obiettivo”.
Hai concluso l’ultima esperienza nel 2016 a Livorno, è in attesa di una chiamata? Ha avuto dei contatti? “Io quattro anni fa decisi di fare un’esperienza in India ma mai avrai pensato che dopo non avrei più ricevuto offerte di un certo livello. Sono stato richiamato dal Livorno per tre partite in una squadra che inevitabilmente è retrocessa. Ora aspetto e vediamo cosa succede”.
Ringraziamo naturalmente Franco Colomba per la cortese disponibilità.
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