di Marco Guido
Alessandro Calori, ex difensore e capitano dell’Udinese, ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo parlato della sfida che si disputerà Domenica allo Juventus Stadium tra i padroni di casa ed i friulani. Ecco cosa ci ha raccontato:
Dopo la chiusura della sfortunata esperienza di Terni hai avuto contatti con qualche squadra? “Finora ci sono state solamente delle “chiacchere” che però finora non si sono concretizzate in rientro sulla panchina, il mio desiderio di tornare a lavorare è forte ma è chiaro che sia necessario trovare la proposta giusta per ripartire. Valuto senza preclusioni ogni proposta, se capisco che c’è un’idea, struttura e ragazzi validi con cui lavorare, l’accetto altrimenti preferisco aspettare”.
Domenica si gioca Juventus-Udinese, che partita ti aspetti di vedere? “La Juventus ha necessità di vincere per non entrare in crisi. Ci sono disparità tecniche perchè la squadra di Sarri sotto questo punto di vista è superiore. L’Udinese dovrà fare una partita di attesa e che le probabilità di vincere per i friulani sono poche anche se nel calcio può succedere di tutto e penso che comunque non sarà facile. C’è molto equilibrio, il nostro calcio si sta molto livellando, non ci sono più grandissime differenze tra le squadre”.
Ti ha sorpreso questo momento di flessione della Juventus? “La pressione che gli sta mettendo l’Inter porta la Juve a pagare ogni minimo passo falso: Domenica scorsa all’Olimpico la squadra di Sarri ha subito la prima sconfitta stagionale, ma i nerazzurri stanno facendo un percorso importante e complicando sicuramente la stagione ai bianconeri”.
Credi che la lotta scudetto sarà una questione solamente tra Juventus e Inter o potrà inserirsi qualche altra squadra come ad esempio la Lazio? “La Lazio è una squadra costruita ormai da diversi anni, sta facendo buone cose ma deve fare il definitivo salto di qualità per avvicinarsi alle prime della classe. La squadra di Inzaghi comunque sta giocando molto bene , così come la Roma ad esempio. Il Napoli invece ha un pò deluso le attese perchè ad inizio stagione era considerata la grande antagonista della Juve ed invece i partenopei stanno vivendo un periodo di difficoltà”.
Approfitto del fatto che sei stato un grande difensore per chiederti un parere su De Ligt: credi che potrà diventare un perno della futura difesa bianconera? “Deve fare ancora un salto di qualità, deve ancora esser guidato. E’ cresciuto nell’Ajax ed ora si è avventurato in Italia dove gioca con un modulo diverso in un calcio completamente differente da quello olandese. Può solamente migliorare perchè ha qualità fisiche e tecniche importanti; ha 19 anni ed ha tutto per diventare un pilastro della Juve del futuro”.
A Udine hai vissuto ben otto anni, che ricordi hai di quell’esperienza? “Bellissimi! Sono arrivato a Udine in Serie B e sono riuscito a conquistare la qualificazione in Coppa Uefa, il terzo posto: ho visto la società bianconera in maniera esponenziale. Ho indossato anche la fascia da capitano e anche per questo ho sempre cercato di rappresentarla al meglio, vivo ancora in Friuli”.
Decidesti tu di chiudere la tua esperienza friulana o fu la società a spingerti ad accettare l’offerta del Perugia? “E’ stata una mia scelta perchè avevo sempre detto che se fossi arrivato in Europa, avrei cambiato e così, dopo aver sfiorato la Champions League e per me il ciclo era chiuso anche se avevo un altro anno di contratto. Sentivo la voglia di cambiare: mi chiamò il Napoli in Serie B, l’Austria Vienna, il Celtic poi Mazzone che mi chiese di andare ad aiutarlo a Perugia che stava per giocare l’Intertoto. Fu una buona scelta perchè ebbi l’opportunità di conoscere una persona fantastica come Carletto Mazzone”.
Ringraziamo naturalmente Alessandro Calori per la cortese disponibilità.
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