di Marco Guido
Francesco Bolzoni, centrocampista che, dopo esser cresciuto nel settore giovanile dell’Inter è riuscito ad esordire giovanissimo sia in campionato che in Champions League con la maglia nerazzurra, attualmente è impegnato nell’Imolese, squadra che milita nel girone B di Serie C.
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Ecco cosa ci ha raccontato:
Hai da poco iniziato la tua nuova avventura nell’Imolese, come sta andando? Come mai hai deciso di sposare questo progetto? Avevi avuto anche altre offerte? “Mi sto trovando bene nella squadra, nella città e coi compagni avvicinandomi sensibilmente a casa rispetto a Bari. Ho deciso di sposare questo progetto soprattutto perchè in due stagioni, a causa di diversi infortuni, non sono riuscito a superare le dieci presenze e quindi ho una gran voglia di giocare. Purtroppo al Bari, nonostante l’anno scorso con lo stesso mister ero sempre stato impiegato, quest’estate mi sono ritrovato indietro nelle gerarchie e così ho preferito andarmene: c’erano anche altre squadre interessate, io non volevo concludere definitivamente la mia esperienza col Bari e questa soluzione in prestito mi è sembrata ideale. Conoscevo qualche giocatore come capitan Checchi che mi ha parlato bene della società e così ho deciso di accettare. Sono ottimista perchè a parte la partita col Modena, siamo riusciti sempre a giocare bene non riuscendo però a raccogliere quanto meritiamo, speriamo che, col cambio di guida tecnica, riusciremo a conquistare i punti che ci serviranno per salire in classifica”.
Sei cresciuto nelle giovanili dell’Inter riuscendo ad esordire giovanissimo in campionato che in Champions League. Che ricordi hai di quell’esperienza? “L’esordio in Champions League è stato stupendo. E’ arrivato quando avevo appena compiuto 18 anni ed inaspettato perchè, anche se andavo spesso in panchina a causa della squalifica di diversi giocatori in seguito alla partita di Valencia della stagione precedente, non pensavo di subentrare perchè era stato espulso Chivu ed invece mister Mihajlovic mi ha chiamato gettandomi nella mischia. Dopo ho anche avuto il privilegio di giocarne una da titolare ed avendo così la possibilità di ascoltare la mitica sigla della Champions League che ogni giocatore sogna di sentire. L’esordio in campionato è stato emozionante ma sinceramente non era stato come quello in Champions anche perchè avevo anche giocato nel frattempo anche due semifinali di Coppa Italia”.
Quali tra i campioni ti stava piu vicino, cercando di aiutarti? “Quelli con cui ho legato maggiormente e mi hanno sempre aiutato sono Burdisso, Cambiasso, Vieira, Dacourt e anche Stankovic. Ero un pò timido ed introverso e quindi cercavano sempre di aiutarmi sempre”.
Era una squadra piena di campioni ma ti chiedo se c’era qualcuno in particolare che ti ha impressionato anche in allenamento? “Sicuramente Ibrahimovic che ha poi dimostrato di essere tra i migliori al mondo. Al primo anno mi aveva impressionato Recoba: piede fantastico, forza, dribbling ed una sterzante impressionante, era proprio bello da vedere”
Domenica si gioca Inter-Juventus, che partita ti aspetti di vedere? “Potrebbe tornare ad essere un Inter-Juventus come quelli di qualche anno fa: tosta, combattuta con tanto agonismo e bel calcio. Sarri cerca il bel gioco e Conte sta facendo giocare bene la sua Inter, credo sarà una partita bellissima come quelli giocati nei primi anni 2000”.
Ti piace la nuova Inter targata Conte? Credi che potrà lottare fino alla fine con la Juve? “Conte è un pò un mio maestro ed ero sicuro che sarebbe partito alla grande, è una squadra tosta che non molla e gioca sempre al massimo. Negli ultimi anni l’Inter è sempre apparsa piuttosto monotona: tanto possesso palla ma anche tanta sterilità in avanti. Quest’anno può contendere lo scudetto alla Juve, l’unico gap è forse rappresentato dalla panchina perchè quella bianconera è sicuramente più lunga e completa. La mentalità ed il lavoro di Conte però potrebbero sopperire a questo e magari portare lo scudetto”.
Ti chiedo un parere anche sulla nuova Juve di Sarri. Credi che potrà fin almente imporsi anche in Europa? “Credo che l’impronta di Sarri si inizia a vedere, mi sembra una Juve più bella da vedere. La differenza principale rispetto alla squadra guidata da Allegri è che, mentre nella passata stagione i bianconeri difendevano in maniera diversa il vantaggio conquistato rispetto, quest’anno la squadra di Sarri continua ad attaccare a prescindere dal risultato. Il gioco del nuovo mister non è semplice da assimilare ma sono convinto che tra un pò si vedrà una grande Juve”.
Ti ha sorpreso l’esclusione dalla lista Champions di Emre Can e Mandzukic? “Mandzukic credo ci potesse stare, mentre mi ha notevolmente sorpreso l’esclusione di Emre Can che secondo me è stato il migliore della squadra di bianconera a partire da Gennaio fino alla conclusione della stagione. Ha letteralmente sorretto la squadra, è stato dominante a livello fisico e credo che soprattutto in Champions League magari contro squadre fisiche come quelle inglesi poteva e potrà sicuramente fare molto comodo”.
Ramsey o Rabiot chi pensi possa far meglio in Italia? “Ramsey mi sembra più pronto anche caratterialmente, si sta adattando meglio al nostro calcio. Rabiot mi sembra un ragazzo un pò introverso, timido che l’anno scorso non ha giocato molto e sta facendo un pò più fatica. Ho visto spesso giocare il francese con la maglia del PSG ed ha una classe pazzesca e sono sicuro che appena starà meglio e troverà la fiducia, potrà dimostrare le sue ottime doti”.
Progetti per il futuro “Ora il mio obiettivo è quello di far bene in questa stagione in prestito, salvare l’Imolese perchè mi stanno nelle migliori condizioni per rendere al massimo poi vedremo alla fine della stagione cosa accadrà“.
Ringraziamo naturalmente Francesco Bolzoni per la cortese disponibilità.
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