di Marco Guido
Andreas Brehme (https://www.instagram.com/andibrehme/?hl=it ) campione del Mondo con la sua Germania nel 1990 e campione d’Italia con l’Inter dei record guidata da Trapattoni nel 1989, ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo naturalmente parlato del big match che verrà disputato Domenica sera a San Siro tra i nerazzurri e la Juventus.
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Ecco cosa ci ha raccontato:
Cosa sta facendo adesso Andreas Brehme? “Sono molto impegnato a lavorare come imprenditore. Sono azionista di un’azienda che si occupa di erba artificiale e campi da calcio, sto lavorando nella mia scuola guida e ovviamente lavoro molto come ambasciatore ed esperto di calcio. Nel mio tempo libero faccio un po ‘di beneficenza e guardo molto calcio in TV!”
Domenica si giocherà Inter-Juventus, quale partita ti aspetti di vedere? “Questa è una partita molto importante e spero che l’Inter possa vincere. Tuttavia, questo è solo il prossimo piccolo passo di un lungo percorso. La stagione è appena iniziata e verranno ancora giocate molte partite. Questa sfida non è decisiva per lo scudetto”.
Cosa pensi della nuova Inter di Conte, pensi che possa lottare fino in fondo per lo Scudetto? “Sicuramente sono molto contento dell’inizio della stagione nerazzurra e con tutto il rispetto, si può dire che l’Inter lotterà per lo scudetto fino alla fine del campionato”.
Ti chiedo anche un giudizio sulla Juve di Sarri, pensi che riuscirà ad imporsi anche in Europa? “Ovviamente. La Juve è ancora uno dei punti di riferimento a livello europeo ed ha una squadra fantastica”.
Due dei tuoi connazionali giocano nella Juve: Khedira, che è sempre il protagonista, mentre Emre Can è stato addirittura escluso dalla lista della Champions League. Qual è stata la tua idea delle due situazioni? “Mi piacciono molto entrambi i giocatori. Sarri deve avere le sue ragioni e non sarebbe giusto commentare dall’esterno le sue decisioni”.
C’è un giocatore attuale che ti ricorda il modo di giocare di Andy Brehme? “Ce ne sono diversi. Devo ammettere che ho svolto il mio ruolo di terzino sinistro negli anni ’90 in un modo molto moderno. I miei allenatori come il Trap e Beckenbauer mi hanno sempre incoraggiato a giocare in modo offensivo. Allora fu rivoluzionario il mio modo di giocare e dimostra quanto fosse visionario il lavoro dei due allenatori. Oggi è la normalità, ma non può essere paragonato al calcio di 30 anni fa”.
Quali sono le tue squadre preferite per vincere la Champions League? “Certo, sto sognando un’altra vittoria dell’Inter. Tuttavia, ci sono diverse contendenti e sappiamo tutti che vincere la Champions League è probabilmente il compito più difficile nel calcio mondiale”.
C’è una partita contro la Juve che mi viene in mente? In tal caso, quale? “Ogni partita contro la Juve è stata speciale. Naturalmente ho giocato tante battaglie anche contro l’AC Milan: i derby e le sfide contro la Juve sono sempre state le gare più importanti di quelle stagioni”.
Progetti per il futuro? “Sono molto impegnato nella mia routine quotidiana. Fortunatamente sono ancora in buona salute, in forma e mi sento ancora molto privilegiato di far parte del mondo del calcio”.
Ringraziamo naturalmente Andreas Brehme e Philipp Grothe per la cortese disponibilità.