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ESCLUSIVA ALESSANDRO MELLI: “Non rivedremo il gioco del Napoli di Sarri in bianconero. Juve-Milan? I bianconeri sono i grandi favoriti”.

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Di Marco Guido

Alessandro Melli, ex attaccante che nel corso della sua carriera ha anche indossato per una stagione la maglia del Milan, ci ha rilasciato un’esclusiva intervista nella quale abbiamo parlato del big match che Domenica si giocherà allo Juventus Stadium. Ecco cosa ci ha raccontato:

Domenica si gioca Juventus-Milan, che partita ti aspetti di vedere? “E’ sempre una partita affascinante tra due società blasonate con una storia importantissima anche se oggi la differenza è abbastanza importante tra le due squadre: una ha vinto gli ultimi otto campionati, disputando anche diverse finali di Champions League ed è composta da campioni in ogni reparto, mentre l’altra c’è una squadra che ha dei problemi, che ha cambiato l’allenatore e sta vivendo un’evoluzione societaria. Il distacco sulla carta è tanto ma il calcio può sempre regalare delle sorprese nella singola partita. E’ una sfida aperta anche se la Juve è chiaramente la grande favorita”.

Ti chiedo un giudizio sulla gestione di Sarri: credi che si inizi ad intravedere l’impronta del nuovo tecnico? “Credo che il calcio espresso dal Napoli di Sarri, che non si è visto nemmeno al Chelsea, credo che non lo rivedremo nemmeno alla Juventus perché necessita di una certa tipologia di giocatori. Penso che l’intelligenza di un allenatore stia nel modellare una propria idea in base alla materia umana che ha a disposizione. Sta facendo assolutamente bene, il suo arrivo è finora sicuramente”.

Ti ha sorpreso il ritorno da protagonista di Higuain alla Juventus? “Credo che un campione come Higuain ha vissuto una stagione negativa condizionata anche dal contesto in cui gioca: al Milan ha faticato così come in Inghilterra. Non si può però discutere il livello dell’argentino e quindi per me non è una sorpresa”.

Credi che Ronaldo, Higuain e Dybala possa coesistere? “Credo che tutti e tre insieme è difficile vederli in campo perché ogni squadra ha bisogno di determinati equilibri. Chiaramente in certi momenti potranno essere proposti contemporaneamente ma non penso che sarà un modulo che vedremo spesso soprattutto dal primo minuto”.

Il Milan sembra invece in difficoltà. Ti ha sorpreso l’esonero di Giampaolo e l’arrivo di Pioli? “Personalmente mi ha sorpreso, è stato fatto troppo presto. Se c’era un progetto, questo ha bisogno di più tempo. Sento spesso i dirigenti parlare di progetto ma se poi dopo pochissimi mesi decidono di cambiare, vuol dire che questo non fosse vero. Il Milan è una società che storicamente ha sempre fatto passi oculati e conoscendo anche personalmente Maldini e Boban, personalmente questa decisione mi ha sorpreso”.

Credi che Piatek e Leao possano coesistere in campo? “E’ difficile. Domenica contro la Lazio la squadra ha dimostrato di faticare a supportare entrambi gli attaccanti, bisogna lavorare per renderlo possibile. Ci vuole del tempo ma credo che al Milan questo manca e quindi credo che li potremo vedere insieme solamente in certi momenti ma non in pianta stabile”.

Al Milan hai vissuto solamente una stagione. Che ricordi hai di quell’esperienza? “E’ stata una bellissima esperienza che però ho vissuto nel momento sbagliato sotto il punto di vista fisico e mentale. Probabilmente non ero pronto per indossare una maglietta che necessita di una personalità e di una mentalità che forse in quel momento non possedevo, poi un paio di infortuni hanno anche condizionato le mie performance. Ho avuto la fortuna di indossare quella maglia, forse ero nel posto giusto al momento sbagliato ma non la rimpiango assolutamente”.

C’era un giocatore che ti ha particolarmente impressionato in quell’annata? “C’erano tantissimi campioni ma Van Basten che era in fase di rieducazione ed ogni tanto si allenava con noi, era impressionante: le sue movenze, la sua eleganza nonostante fosse in difficoltà fisica era uno splendore. Un’altra cosa che ricordo era la cattiveria agonistica dei difensori di quel Milan che mettevano in campo sia in allenamento che in partita, erano insuperabili”.

Ringraziamo naturalmente Alessandro Melli per la cortese disponibilità.

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