Addio Paratici, undici stagioni e un bilancio - JuveNews.eu

Addio Paratici, undici stagioni e un bilancio

Il CFO chiude la sua esperienza con la Juventus

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Direttore sportivo della Juventus non compare certamente nella lista dei lavori più facili del mondo. Si tratta di un ruolo complesso, da gestire col calore dei riflettori sempre addosso, che nel corso degli anni per Fabio Paratici è diventato anche di più. Con il comunicato ufficiale comparso sul proprio sito ufficiale, la Juventus ha chiuso un matrimonio durato undici anni, che ha portato a grandi successi e anche a qualche delusione. C’è anche il nome di Paratici sui nove scudetti consecutivi, sulle due finali di Champions League, così come sulle delusioni dell’ultima stagione e su alcuni acquisti discutibili.

Posto che il direttore sportivo perfetto, infallibile, che compra solo campioni e tiene a posto il bilancio, probabilmente non esiste, proviamo ad analizzare i tanti anni di gestione di Fabio Paratici. Il capolavoro dell’ormai ex CFO è senz’altro l’operazione Ronaldo. Il colpo del secolo, per impatto mediatico oltre che tecnico, ha portato all’ascesa di Paratici nelle gerarchie bianconere. Un punto di svolta, che ha portato anche alla separazione tra la Juve e Marotta, apparentemente contrario all’atterraggio dell’alieno portoghese sotto la Mole. Da lì in poi, il ruolo di Paratici si è trasformato: da scopritore di talenti e mediatore di mercato, è passato ad una figura di più alto spettro nel gigantesco mondo Juve. Alcune valutazioni tecniche si sono rivelate più che discutibili (citofonare Bernardeschi), ma a fare il bilancio tra gli acquisti azzeccati e i cosiddetti bidoni, Paratici fa sicuramente pendere l’ago della bilancia verso la prima colonna. Nessuno ha mai avuto dubbi sulle sue capacità di osservazione dei talenti, ma forse l’attitudine al comando non è mai stata la stessa del maestro Marotta. Paratici chiude la sua avventura bianconera con quelle che sono forse le pagine peggiori: la scelta subito rinnegata di puntare su Sarri, una stagione ai limiti del fallimentare e un caso Suarez ancora tutto da chiarire.

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