Cecilia Salvai, difensore della Nazionale italiana e della Juve, ha detto la sua a L Football, parlando anche del Mondiale. Ecco le sue parole: “Ho voglia di riprendermi quello che ho perso per gli infortuni passati e sto vivendo al massimo le emozioni di questa opportunità al pari delle mie compagne. Quindi non la prendo come una rivincita personale, ma come l’occasione di condividere con il gruppo qualcosa di importante. L’assenza di Gama si sente perché è una calciatrice con personalità e che è sempre stata importante per questa squadra, ma il gruppo piano piano si è assestato. Quello che è stato deve ormai restare in Italia, dobbiamo solo tirare fuori il meglio di noi che siamo qui. Il livello tra di noi è molto alto, c’è sana competizione e non vediamo l’ora di esordire.
Nel momento in cui non si riesce a creare alchimia tra le calciatrici lo si vede anche in campo perché, soprattutto quando le cose non anno bene, bisogna aggrapparsi l’una all’altra. La stessa ct ci ha chiesto proprio questo e a noi è venuto spontaneo farlo, è fondamentale sapere che c’è qualcuna pronta a fare una corsa in più per te. Ho avuto modo di scambiare due parole con Dragoni prima dell’amichevole contro la Nuova Zelanda, ma in generale non ho detto molto alle più piccole. Sono ragazze davvero intelligenti e talentuose, di livello, ed è una fortuna averle con noi. Un futuro roseo le aspetta. Stiamo lavorando molto soprattutto sul punto di vista tecnico-tattico, stiamo provando anche nuove soluzioni e ci stiamo togliendo belle soddisfazioni, anche dall’ultima amichevole sono emersi spunti interessanti.
Sarà un’Italia offensiva, ma sempre attesa a ripiegare in fase difensiva, così potremo far male a tutte le squadre che incontreremo. L’obiettivo principale è superare il girone, ma il sogno di vincere il Mondiale è sicuramente in ognuna di noi, come credo sia normale. Non siamo qui solo per partecipare. La delusione dell’Europeo ci ha segnate, ma anche da queste cadute passa la crescita. Sarà quindi fondamentale iniziare con il piede giusto: a prescindere dalla squadra che si affronta, credo che la prima partita del girone sia la più importante, senza nulla togliere alle altre due”.