La Juventus Women, nel match odierno, ha perso con la Roma, dicendo probabilmente addio allo Scudetto. Ecco il report del sito bianconero: “La Roma batte la Juve in casa e fa l’allungo forse decisivo per lo Scudetto. La matematica non condanna ancora le bianconere a scucirsi – per la prima volta nella loro storia – il tricolore di dosso, ma alle capitoline ora manca davvero pochissimo. Peccato, perchè la Juve va avanti due volte e accarezza, appunto, per due volte, il sogno di riaprire i discorsi della classifica.
LA PARTITA Il match è quanto di meglio il campionato italiano possa proporre, almeno a guardare la graduatoria, e la sfida fra prima e seconda mantiene fin da subito le attese. La partita è bella e scoppiettante, e la Roma parte forte, decisa a indirizzare una gara che, se vinta, indirizzerebbe in modo quasi definitivo il campionato. Andressa dopo 3 minuti impegna con un tiro cross Peyraud-Magnin, Linari al decimo, di testa, trova la traversa. La Juve non si scompone e al 14′ colpisce: Bonansea si mette in proprio, e chiude un’azione personale con un gran diagonale, imparabile. Come si diceva, non sarebbe sfida al vertice senza emozioni e allora ecco che la Roma la impatta subito, al 16′, con Andressa, brava a chiudere in scivolata un tap-in sulla grande parata di Peyraud-Magnin sul precedente tiro di Giacinti. Tanto possesso ma anche ritmi alti al “Tre Fontane”, con la Juve che accelera di nuovo verso metà della frazione: prima Beerensteyn pareggia i conti dei legni colpendo la traversa al 24′ da pochi passi, poi la stessa attaccante è protagonista dell’azione che due minuti dopo porta al penalty per la Juve, per fallo di Wenniger. Sul dischetto Caruso che non sbaglia e riporta avanti le bianconere. Alla mezz’ora Gunnarsdottir prova ad arrotondare, ma la sua conclusione è alta. Ora la Juve la ha rimessa sui binari che voleva e gestisce bene: la Roma vive un momento di difficoltà a rendersi pericolosa e anzi, nel recupero del primo tempo, sono le bianconere ad avere ancora sui piedi e sulla testa i palloni buoni per allungare.
I piedi e la testa sono di Sara Gama che prima va via a destra gettando scompiglio nella difesa giallorossa ma ottenendo solo un corner, e poi sulla battuta dello stesso sfiora il palo lungo saltando più in alto di tutte. Nel secondo tempo, come è logico la Roma cerca il pareggio in più di un’occasione: Giugliano al 54′ calcia a giro e sfiora la porta su punizione, un minuto dopo Andressa da posizione defilata impegna in corner il portiere della Juve. E’ il preludio al gol delle padrone di casa, che arriva poco dopo l’ora di gioco, con Giacinti, che calcia dai 20 metri e sorprende Peyraud-Magnin. Nonostante il caldo e i ritmi che cominciano un po’ a calare, la Juve ha il merito di continuare a cercare il gol che porterebbe a Torino 3 punti fondamentali: lo fa con Beerensteyn al 69′, palla respinta, e al 70′ con Pedersen, che di testa costringe Ceasar a volare per dirle di no; ancora il portiere della Roma fa gli straordinari all’84’ sulla grande conclusione di Grosso dalla distanza. E poi si materializza la amara – per la Juve – legge che recita: gol sbagliato/subito. All’86’ Roman stacca di testa su un cross da destra, saltando più in alto della difesa bianconera e segnando la rete che chiude di fatto la partita. E fa volare la Roma a +11″.