[fncvideo id=675967 autoplay=true]
L’Italia femminile continua a vincere nella qualificazione per i mondiali del 2023. Dopo aver battuto la Moldova, ieri le Azzurre hanno sconfitto la Croazia per 5 a 0. Ecco il commento della FIGC sulla partita: “Sei punti, otto reti realizzate e zero subite. Non poteva iniziare meglio il cammino della Nazionale Femminile nelle qualificazioni al Mondiale del 2023. Dopo il 3-0 alla Moldova, l’Italia fa sua anche la seconda gara della stagione, superando la Croazia grazie agli acuti di Gama, Giacinti (doppietta), Girelli e Cernoia e conquistando – in attesa di conoscere i risultati di Svizzera e Romania – la vetta del Gruppo G.
A Karlovac le Azzurre, interpretando alla perfezione le indicazioni di Milena Bertolini, che alla vigilia del match aveva chiesto maggiore incisività sotto porta, sbloccano il risultato alla prima occasione utile, dando il via al 17’ al festival del gol. Le croate, nonostante un avvio incoraggiante, crollano alla distanza, limitandosi a timidi tentativi di reazione rispediti al mittente dall’attenta retroguardia italiana. L’incontro, sospeso dopo il poker di Girelli a causa di un problema all’impianto di illuminazione dello stadio, si è concluso con l’espulsione di Giuliani e con il calcio di rigore trasformato da Cernoia”. (figc.it)
Al termine della partita, l’allenatrice della nazionale italiana femminile Milena Bertolini ha commentato: “Le ragazze sono state brave. Nel primo tempo siamo state un po’ timorose nei contrasti ma nella ripresa abbiamo accelerato. Sono contenta perché non era facile fare cinque gol contro un’avversaria così fisica”. Ottima prova per tutte le ragazze della Juve Women presenti in campo: in gol Girelli, Gama e Cernoia. Le bianconere continuano quindi il loro grandissimo periodo di forma, con Cristiana Girelli autrice di un ottimo inizio di stagione tra club e nazionale. Dopo due giornate l’Italia si ritrova prima a parimerito con Svizzera e Romania. Nella prossima pausa per le nazionali, quella di ottobre, le Azzurre affronteranno di nuovo la Croazia e poi la Lituania.