Juve Women, Canzi: "Cammino del Valerenga impressionante"

Juve Women, Canzi: “Cammino del Valerenga impressionante”

Massimiliano Canzi, Juventus Women
In conferenza stampa, ha parlato l'allenatore della Juventus Women, Massimiliano Canzi, in occasione dell'imminente sfida europea al Valerenga

Nella conferenza stampa di vigilia del match contro il Valerenga, ha parlato il tecnico della Juventus Women, Max Canzi. Ecco le sue parole: “C’è una grande emozione. Ogni allenatore sogna una cosa del genere ancora di più con una squadra forte come questa. Mi sto godendo questa emozione. Sinceramente spero di non incontrare una squadra con la nostra condizione fisica. Sono in una squadra nel picco del loro stato di forma. Noi siamo consapevoli della nostra condizione ed è dovuta al lavoro che hanno fatto le ragazze. Il ranking dice Bayern, Arsenal, Juve e Valerenga, ma alla fine si gioca tutto sul campo. Poi le partite si giocano in campo. Due sono avanti a noi, ma il Valerenga vince da tre anni e hanno un cammino impressionante. Ha vinto 20 partite e ne ha perse due, ma chi ha pescato la Juventus in terza fascia non penso sia stata contenta. Noi partecipiamo ogni competizione per vincere, poi ci sono le avversarie”.

Canzi: “Ho a disposizione una rosa di altissimo livello”

La giocatrice della Juve Women Martina Rosucci
La giocatrice della Juve Women, Martina Rosucci

Il tecnico della Juventus Women ha proseguito: “Partire bene sarebbe straordinario. Ci avvicinerebbe a un obiettivo. Questo vale per tutte le squadre e tutti possono commettere passi falsi. I livelli in campo relativi alle fasce. Il livello di attenzione deve essere uno. Io ragiono da uomo quindi fatico a fare due cose contemporaneamente. È un approccio pragmatico ma credo inevitabile per ottenere il massimo risultato. È giusto riconoscere al club il fatto di avermi messo a disposizione una rosa di altissimo livello. Ho tante ottime giocatrici, posso ruotarle e non devo obbligarle a giocare quando fisicamente non sono al massimo. Uno dei cambiamenti più strutturali del calcio sono stati i cinque cambi. Ti dà la possibilità di cambiare metà delle giocatrici di movimento. Non ci sono più titolari e riserve ma chi inizia e chi finisce. Una volta capito questo, e capisco che per le giocatrici sia difficile, c’è meno difficoltà ad accettare di non cominciare una partita. Barbara per esempio ha un impatto fisico sulla partita quando le avversarie sono stanche, poi può farlo anche dall’inizio. Alla fine l’obiettivo è di squadra”.