Questa sera la Nazionale italiana femminile scenderà in campo contro la Francia per la prima gara del girone dell’Europeo 2022. Nella giornata di ieri è intervenuta in conferenza stampa il CT Milena Bertolini, di seguito il comunicato della FIGC: “A quasi tre anni dall’inizio del cammino nelle qualificazioni per il torneo continentale e dopo più di un mese di preparazione, Gama e compagne non vedono l’ora di dare il via alle danze. Che si tratti della ‘Macarena’ o di una nuova trovata delle dj della squadra, Girelli e Rosucci su tutte, l’importante è che il gruppo possa tornare a vivere e a far vivere a tutti gli italiani le emozioni che hanno scandito la cavalcata mondiale del 2019. La parola chiave è “divertimento”, una sorta di mantra per un collettivo che, indubbie qualità tecniche a parte, ha costruito le sue fortune sulla coesione e sull’entusiasmo.
Nel difficile esordio contro la Francia (diretta su Rai 1, Sky Sport e sulle frequenze di Rai Radio 1), battuta l’ultima volta nel 2000, in tribuna ci saranno anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina e il presidente della Divisione Calcio Femminile Ludovica Mantovani, pronti a sostenere da vicino le Azzurre in questo nuovo viaggio verso i Quarti di finale, che dopo essere sfumati nell’edizione del 2017 – la selezione allenata da Cabrini fu eliminata nella fase a gironi – rappresentano l’obiettivo minimo della Nazionale di Milena Bertolini. “Alle ragazze chiederò di scendere in campo con coraggio e voglia di sacrificarsi – ha dichiarato la Ct nella conferenza stampa della vigilia – il cammino nel Mondiale francese ci ha sicuramente arricchito, però adesso dobbiamo voltare pagina e pensare al presente, portandoci dietro il bagaglio di esperienza che abbiamo maturato in questi anni”. Contro lo squadrone allenato da Corinne Diacre non ci sarà Valentina Cernoia, rimasta a Blackburn perché indisponibile per la positività al Covid. Un’assenza pesante che Milena Bertolini commenta così: “Quando si affronta un torneo del genere bisogna puntare su tutta la rosa che si ha a disposizione, qui con me ho 23 titolari e sono certa che chi giocherà, partendo dall’inizio o entrando a gara in corso, si farà trovare pronta”.
A chi le fa presente il netto divario di tesserate che separa l’Italia dai Paesi dove il movimento calcistico è maggiormente sviluppato, la Ct replica: “In Italia stiamo pagando lo scotto di quindici anni di mancata programmazione, che ci hanno costretto a rincorrere le altre Nazionali. Questa distanza l’abbiamo colmata attraverso l’organizzazione tattica e le relazioni che ci sono all’interno del gruppo, che hanno permesso alle mie giocatrici di andare oltre le loro capacità tecniche e fisiche. Abbiamo una grande conoscenza del gioco, da noi è un fatto culturale che ci avvantaggia rispetto alle nazioni dove il calcio è vissuto in maniera diversa”.