Gunnarsdottir: "Contenta di essere qui, la Juventus è affascinante"

Gunnarsdottir: “Contenta di essere qui, la Juventus è affascinante”

Sara Bjork Gunnarsdottir
Sara Gunnarsdottir, centrocampista della Juventus Women, ha analizzato il trasferimento in bianconero, parlando anche dell'Europeo.

Sara Gunnarsdottir, nuova calciatrice della Juventus Women, ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa. Ecco le sue prime parole da tesserata della Vecchia Signora: “Sono molto contenta di essere qui innanzitutto, sono rimasta impressionata dalla squadra, allo staff, fino alle strutture dall’allenamento. Sono molto soddisfatta di questo. La crescita della Juventus è affascinante. Hanno solo cinque anni e si sono già tolte tante soddisfazioni: rispecchia il modo in cui il club vuole investire in questo progetto e questa è la ragione per cui ho scelto la Juve. C’è un gap piccolo tra la Juventus e le altre big. Quando abbiamo giocato con il Lione qui per i quarti di finale di Champions e abbiamo perso abbiamo notato questo. Con l’inserimento di grandi giocatrici vogliono cercare di ridurlo sempre di più e passo dopo passo alzare sempre di più il livello”.

Sul rapporto tra la maternità e il calcio: “Difficoltà? Non c’è solo una cosa a dire il vero. Essere una calciatrice e una mamma è difficile, bisogna organizzarsi e gestire il tempo. Quando vado ad allenarmi do il massimo, quando torno a casa faccio la mamma. Leader? Spero di esserlo. Ho molta esperienza, ho giocato in vari club e ho una lunga carriera alle spalle. Ma ho ancora molto da dare e voglio fare del mio meglio qui alla Juventus”.

Sull’Europeo: “Agli europei il nostro miglior risultato era la fase a gruppi, andare ai quarti è stato un grande risultato. Penso che abbiamo avuto una grande squadra, eravamo ottimiste. Ho avuto l’opportunità di parlare con qualcuno prima di venire qui, ora sono molto contenta. Juventus? Ci sono state alcuni contatti già qui a Torino. Bisogna essere orgogliose ad essere un esempio per essere allo stesso tempo una calciatrice e una mamma. Non ero pronta a lasciare il calcio, sono felice di essere fonte d’ispirazione”.

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