L’Italia femminile torna in campo. Oggi alle 17:30 a Chisinau le Azzurre sfideranno la Moldova per fare un altro passo verso la qualificazione al Mondiale. Tra le convocate ci sono ben otto giocatrici della Juventus Women. In conferenza stampa la c.t. Milena Bertolini ha parlato del momento. Queste le sue parole, raccolte dal sito ufficiale della Figc: “Ripartiamo con tanta motivazione e tanta voglia di raggiungere questo fondamentale obiettivo – ha dichiarato la Ct ai microfoni di Rai Sport – ci teniamo a far vedere ai tifosi e agli appassionati che la squadra vista durante l’Europeo non è la vera Italia“.
Il post Europeo: “A Coverciano mi sono confrontata con la squadra e ognuna di noi ha espresso il proprio punto di vista – ha aggiunto – è stato un momento importante per fare in modo di ripartire con fiducia ed entusiasmo. Tutti abbiamo una gran voglia di conquistare la seconda qualificazione consecutiva al Mondiale, sarebbe un traguardo importantissimo per le ragazze, la Federazione e più in generale per tutto il movimento. Faremo di tutto per riuscire a raggiungerlo”.
La Moldova: “È vero che hanno un ranking molto più basso del nostro – ha concluso la Ct – ma la differenza la fa sempre l’atteggiamento: stiamo lavorando molto su questo aspetto, perché sbagliando l’approccio alla gara si rischia tanto anche contro nazionali sulla carta più deboli“.
Insieme a Bertolini, ha parlato anche la bianconera Cristiana Girelli: “Mi auguro di essere capitano solo per questi due incontri, perché tutte attendiamo il ritorno di Gama – queste le parole della numero 10 – portare la fascia al braccio è un orgoglio, come ogni volta è un orgoglio e una grande emozione poter indossare questa maglia. Siamo consapevoli di aver fatto un brutto Europeo ed è un’esperienza che ci ha segnato. Siamo deluse ma abbiamo tanta voglia di prenderci la rivincita. Vogliamo tornare a far sorridere i nostri tifosi, che sicuramente quest’estate erano tristi quanto noi”.
Voglia di rivalsa: “Questa estate abbiamo ricevuto tante critiche, alcune costruttive, altre meno – ha concluso Girelli – è questo che ci dispiace: il nostro è un movimento in crescita che ha sempre avuto bisogno del sostegno di tutti, insieme ai tifosi abbiamo raggiunto grandi risultati, averli delusi è stato il nostro principale rammarico. Sta a noi dimostrare che non siamo la squadra dell’Europeo, ci riusciremo scendendo in campo con rabbia e umiltà. Dentro di noi c’è un fuoco acceso, vogliamo migliorarci e ritrovare quell’entusiasmo che ci ha sempre contraddistinto. Mi auguro che gli scettici possano cambiare in fretta la propria idea“.