Zidane si racconta: "Prima per poter giocare dovevi essere bravo, ora è più semplice. Ho fatto di tutto per diventare il migliore al mondo"

Zidane si racconta: “Prima per poter giocare dovevi essere bravo, ora è più semplice. Ho fatto di tutto per diventare il migliore al mondo”

Zidane
L'ex giocatore bianconero si è raccontato ai microfoni di OTRO

TORINO – E’ stato per mesi forse l’uomo più discusso del mercato bianconero, dopo esserlo stato per anni in campo.

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Stiamo parlando ovviamente di Zinedine Zidane che, fino a poco meno di due settimane fa sembrava essere il prescelto per sostituire Allegri sulla panchina della Juve, ma il suo ritorno al Real ha cambiato tutte le carte in tavola. Proprio l’allenatore dei Blancos si è raccontato in un video messaggio sulla piattaforma OTRO, dove ha parlato anche del suo passato e del calcio moderno.

“Prima per poter giocare dovevi essere bravo, non è semplice come oggi, dove almeno se sanno che hai anche una singola chance e del talento te la danno e anche rapidamente. Per me era chiaro fin dall’inizio che cosa volesse ho fatto di tutto per riuscire ad ottenerlo. Era il mio unico desiderio quello di giocare a pallone e ho avuto anche delle difficoltà a scuola, i miei genitori non mi sgridavano mai, ma io sapevo benissimo di non avere un atteggiamento ideale. Poi un giorno mi hanno detto:”Sappiamo che hai qualcosa in mente, quindi fai quello che desideri”. Una volta ottenuto il permesso di mio padre e di mia madre, ho dato tutto per ottenere ciò che volevo. Arrivato al Cannes ho visto quei professionisti allenarsi e mi sono detto:” Io voglio fare questo”. Da quel momento in poi ho fatto di tutto per diventare il migliore. Di tutto: mi riposavo bene, non facevo l’idiota in giro per i locali, bevevo solo acqua e facevo stretching. Ho dato tutto il necessario per diventare il miglior giocatore possibile, dovevo farcela a tutti i costi. Era così che avrei fatto felice i miei, perchè era la mia vita, ma l’ho fatto anche per rendere orgogliosi i miei genitori. All’epoca per farti notare e quindi per poter giocare dovevi essere bravo, mica come oggi. Prima dovevi dimostrare di essere diverso da tutti, perchè all’epoca c’era un numero limitato di calciatori, forse uno o due giovani per squadra. Oggi no, tutto si è evoluto, va tutto molto più in fretta e per quanto riguarda il carattere stesso dei giocatori, non hanno più nessuna paura di sbagliare. Di certo non si tirano indietro”. E intanto in casa Juve è appena arrivata una clamorosa notizia di mercato. Paratici in volo: blitz improvviso per 4 colpi da urlo! >>>VAI ALLA NOTIZIA

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