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TORINO – Zdenek Zeman, ex giocatore ed oggi allenatore di fama internazionale al momento sulla panchina del Pescara, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport in cui ha parlato finale di Champions League della Juventus contro il Real Madrid, il cui risultato è in bilico a causa della forza di entrambe le squadre. Secondo lui sarà difficile persino per Cristiano Ronaldo superare la difesa della Juventus. Ecco le sue parole: “Con il Real è sempre una sfida incerta, può succedere di tutto. Comunque, Allegri guida un gruppo fortissimo e ha saputo coinvolgere nella fase difensiva anche Mandzukic, elemento fondamentale. Sono curioso di scoprire se[fncvideo id=]”.
Riguardo Milan e Inter, le squadre che ultimanente hanno un po’deluso le aspettative dei tifosi, il tecnico ceco sostiene che per ottenere risultati in campo bisogna prima avere una grande organizzazione societaria. Molto spesso invece nel calcio moderno si pensa principalmente ad operare sul businnes, dimenticando la vera essenza dello sport e la passione che spinge i tifosi a seguire le squadre: “Da tempo, il calcio è un business, altro che gioco! Ma gli ingenti capitali che si investono non garantiscono i risultati. Ai tifosi interisti, per esempio, interessa poco che il marchio nerazzurro finisca sugli elettrodomestici nei supermercati in Cina. Per i successi sarà sempre fondamentale l’organizzazione societaria”.
Ma Zeman si sofferma soprattutto sulla sua stagione al Pescara: il suo ritorno come allenatore dopo cinque anni al posto dell’esonerato Massimo Oddo viene ufficializzato a febbraio. Il suo debutto fu nettamente convincente, vincendo 5-0 contro il Genoa, il che sancisce la prima vittoria sul campo dopo 24 giornate senza successi. Poi a marzo, in occasione della sconfitta per 3-1 in casa della Sampdoria, raggiunge quota 1000 panchine in carriera tra i professionisti. Il 24 aprile, a seguito della sconfitta in casa per 1-4 contro la Roma, la squadra retrocede aritmeticamente in Serie B con 5 turni di anticipo.
Ma la situazione era ovviamente già compromessa prima dell’arrivo del tecnico: “La mia stagione al Pescara? A metà febbraio sono tornato, quando ormai era annunciata la condanna alla B. Già a Natale sembrava delineata la classifica in coda, con tre squadre destinate alla retrocessione. Poi il Crotone ha compiuto la grande impresa di conquistare 17 punti in 7 incontri, più della Juventus, e si è rimesso in corsa. Lì sono stati bravi, sul mercato, nell’ambiente e in campo: hanno proprio meritato di giocarsi tutto nell’ultima giornata. Anche se dipenderà pure da Palermo-Empoli”.
Ma la sua onestà lo porta ad affermare che la sua squadra è stata la più deludente del campionato, mentre l’Atalanta è stata una vera sorpresa: “A Bergamo si è creato un cocktail straordinario: dopo un avvio stentato, Gasperini si è affidato ai giovani”.
Ma la Juventus intanto prepara l’ultima partita di campionato prima di potersi dedicare completamente alla finale di Cardiff…CONTINUA A LEGGERE
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