TORINO – L’ex giocatore e terzino della Juventus Gianluca Zambrotta ha parlato intervistato dai microfoni de La Gazzetta dello Sport dei bianconeri e di Juan Cuadrado, accomunato più volte all’ex giocatore.
“I nostri percorsi con Cuadrado sono simili. Lui nasce “alla Camoranesi”: è un’ala top nell’uno contro uno che, però, può migliorare a livello realizzativo e negli assist. Oggi gioca basso nel 4-4-2 della Juventus e diventa un esterno puro in fase offensiva con i tre che restano. Juan mi piace: è duttile, si sta rivelando determinante. Pirlo in campo è stato un fuoriclasse, il migliore al mondo con Xavi e Iniesta: non mi sorprende vederlo in panchina. E aggiungo: non è un caso che campioni come Guardiola e Ancelotti siano stati dei centrocampisti fortissimi: li chiamerei “calciatori pensanti”, come Andrea. Le attenuanti ci sono: come la preparazione, periodo fondamentale quando si cambia così tanto, in pratica assente. E non dimentico gli infortuni: Chiellini, De Ligt, Alex Sandro, Dybala… Pirlo non ha mai lavorato con la rosa al completo. E arrivare dove si vince lo scudetto da nove anni non è facile: come minimo gli avranno chiesto il decimo, ma servirà tempo.”
“Non vedremo una sola Juve, ma tante e diverse. Io sono fiducioso. Federico Chiesa ha dimostrato già a Firenze, non in un club qualsiasi: sa cosa vuol dire, per esempio, puntare all’Europa. Sta crescendo e oggi ha una chance unica: nella conclusione mi ricorda il padre, inoltre ha una forte personalità. Su Dejan, invece, zero dubbi: quei 44 milioni di euro spesi benissimo.”