TORINO – L’ex giocatore Marco Tardelli ha parlato intervistato dai microfoni de Il Corriere dello Sport.
“Non c’è necessità di cambiare, a meno che non si voglia inventare qualcosa per fermare lo strapotere della Juventus. Non è colpa dei bianconeri se finisce sempre alla stessa maniera. E non mi sembrerebbe equo, né innovativo, provare a inventarsi una formula nuova, esclusivamente per opporsi ad un potere che viene espresso dal campo”.
“Forse si dovrebbe intervenire altrove, per esempio nella distribuzione dei proventi dei diritti tv. Fare in modo che chi è ricco non lo diventi sempre di più e chi lo è di meno abbia maggiori possibilità per investire. Fare come in Premier dove non è mai ben chiaro chi trionfi o chi retroceda. Qui più o meno un’idea ce l’abbiamo già prima che la stagione cominci”.
“Il regolamente e l’uso del VAR meritano interventi concreti e decisi perché esista uniformità di giudizio. Io resto perplesso, e questo è un eufemismo, dinnanzi ad una stagione con 170 rigori o qualcosa del genere”.
“Cosa mi è piaciuto? L’Atalanta, tantissimo. La rinascita del Milan con Pioli. E mi sembra che anche l’Inter abbia fatto bene. La Juventus è campione d’Italia, ancora, perché ha fatto più punti e nelle stesse condizioni. Stravolgere la Serie A non avrebbe alcun senso. Perché poi da noi si e altrove no? Cosa vorremmo rappresentare?”