Tardelli: "Caro Kean, non ti curar di loro ma guarda e passa" - JuveNews.eu

Tardelli: “Caro Kean, non ti curar di loro ma guarda e passa”

Tardelli
L'ex giocatore ha parlato a La Stampa

TORINO – L’ex giocatore Marco Tardelli ha parlato intervistato dai microfoni de La Stampa del caso Kean. 

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“Penso a quel che si è verificato a Cagliari e che dimostra ancora una volta l’inciviltà, la stupidità e l’ignoranza di quei tifosi esagitati e ululanti ai quali noi permettiamo di frequentare i nostri stadi. Dico noi, perché anche nostra è la colpa se gli consentiamo di sporcare la gioia e il piacere di andare alla partita. Sì, perché restiamo indifferenti, inermi di fronte a tanta vergogna che ormai sta’ diventando una penosa barzelletta anche a livello internazionale. Per questo oggi ho deciso di scrivere a Moise Kean.  Caro Moise, mi ha fatto molto piacere seguirti con la maglia della nostra nazionale. Portavi, casualmente, il mio stesso numero di maglia: a me quell’azzurro ha regalato enormi soddisfazioni e certamente sarà così anche per te. Hai una lunga strada da percorrere lastricata di gioie e dolori dove si dimostreranno le tue qualità morali, molto importanti per la tua carriera. La squallida cagnara ultrà a Cagliari mi ha colpito, non solo per i buu ma anche per qualcosa di più e di peggio di quattro ignoranti scalmanati da espellere sine die dagli spalti. In realtà a stupirmi davvero sono state le successive dichiarazioni, da quelle di Bonucci («le colpe sono 50 e 50 tra Moise e i tifosi») alle parole del presidente del Cagliari Giulini («i tifosi avrebbero reagito alla stessa maniera anche con Bernardeschi»): tentativo di giustificare in qualche modo quegli incivili, cercando di addossarti una parte di colpa per l’esultanza e un modo sbrigativo e poco nobile di gettare acqua sul fuoco dimostrando poco coraggio. Facciamo volentieri a meno dei don Abbondio del calcio. Tu caro Moise sei un ragazzo forte ed intelligente, potenzialmente un grande campione, certamente un calciatore di talento: ecco, non ti curar di loro ma guarda e passa. Recentemente un giornalista ti ha chiesto: ti senti italiano? Tu hai risposto: io sono italiano!!!! Questa è una verità che taluni personaggi non accettano. Consolati: sono una minoranza che tu, con intelligenza e rispetto, saprai riportare dalla tua parte. Sarei orgoglioso se con il tuo impegno ed i tuoi goal riportassi la nostra maglia azzurra in cima all’Europa. Sarebbe una magnifica risposta sentire i buu sommersi dall’onda della ola”.

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