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TORINO – L’avvocato Carlo Taormina, difensore degli ultras della Juventus nell’ambito dell’inchiesta sull’estorsione dei biglietti ai danni della società, ha parlato a Il Corriere di Torino.
“Toia? Lo sono andato a trovare ed era amareggiato, perché lui era in rapporti con Pairetto. Facciamo ricorso in Cassazione e vediamo di farlo uscire. Mi ha sorpreso la presenza di un Pairetto, figlio e fratello di cotanti personaggi arbitrali, dentro la Juve, non pensavo si fosse giunti a tanto. Io che ho sempre urlato per i vantaggi arbitrali, ho ritrovato un riscontro oggettivo di quelli che non finiscono mai. C’ho un’altra cosa in testa, che si chiama Bucci. Su Bucci mi ci metterò a tutto spiano, perché non mi torna, ed è una vicenda che si intreccia con quel che è successo. Se ti suicidi prima di parlare con il pm è una cosa, ma se lo fai dopo, che significato ha? Ho dubbi fortissimi. Ci sono tumefazioni che non coincidono sull’ipotesi del suicidio”.