TORINO – L’allenatore dell’Inter Luciano Spalletti ha parlato dopo la vittoria contro il Chievo di ieri sera.
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“Maturità, testa lucidità e solidità nel non andare a far confusione nelle scelte che fai. Quando sblocchi la partita si dà tutto per scontato e allora si perde qualche palla in più, si perdono quelle distanze. Siamo rimasti ordinati e secondo me abbiamo fatto la partita che dovevamo fare creando molte occasioni. Poi riuscendo, con un po’ di fatica, a mettere in sicurezza la partita”.
Errori nei passaggi?
“Noi abbiamo riportato palla sulla linea difensiva facendola passare da parte a parte perchè era il loro atteggiamento in campo che ce lo imponeva. Nella qualità dei passaggi non siamo stati bravi: un metro dietro, sul piede sbagliato, lenta che si perdeva nel tragitto. Su quell’aspetto si può far meglio”.
Napoli partita ideale?
“Sarà una partita differente rispetto a quella di questa sera. Ci saranno spazi per le giocate perchè il Napoli ci verrà addosso. Noi, in questo recinto fra il centrocampo e la linea difensiva, non siamo stati bravi a determinarci le giocate che possono far male. Con il Napoli gli spazi saranno uguali per tutti e due e sarà una partita più aperta”.
La squadra ha fatto passi in avanti a livello di mentalità.
“Ci sono state delle partite che ci hanno creato dei problemi perchè ugualmente dei risultati dovevamo portarli a casa e certe partite non dovevamo perderle. Sono state però meno che in precedenza e non ci sono state quelle cadute di comportamento e di ricerca del blocco squadra che invece si vedevano in precedenza”.
Ha idea di che volto avrà il volto Robert Redford?
“Sono tre mesi che si dicono sempre le stesse cose. Mi chiedete sempre le stesse cose. Devo rispondere? Se la Gazzetta dello Sport scrive da due anni la stessa cosa, qualche cosa sapranno. Ora si ricevono proprio delle offese ben precise: bollito, ‘sei alla frutta, al capolinea’. Sono offese. Poi si dice che rispondo male e che sono nervoso. Mi difendo, difendo l’Inter. E’ la stessa cosa che si fa all’Inter da otto anni. Per cui difendiamoci. Lo dico agli interisti. Marotta è giusto che vada a cercare il meglio per l’Inter però si vede disparità e si è cattivi e offensivi nel modo di fare”.
Pochettino è al Tottenham dal 2014 e non ha vinto un titolo, Klopp non ha vinto un titolo ed è al Liverpool dal 2015. Si può riproporre questa mentalità anche in Italia?
“Secondo me è difficilissimo. Quello che succede all’Ajax qui non può succedere. Il contesto dove sei costretto ad agire fa la differenza. Un giocatore per maturare deve sbagliare, fare scelte che mettono a rischio l’obiettivo. Gli stessi giocatori, da una parte o dall’altra, possono avere lo sviluppo della creatività che posseggono, a differenza di altri posti”.
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