TORINO – Il tecnico dell’Inter Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa per presentare la partita contro il Torino.
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Che settimana è stata per l’Inter?
“Si è sviluppata in maniera correttissima, l’avevamo tutta a disposizione per cui abbiamo avuto tempo e modo di organizzare tutti i contenuti che dovevamo metterci. Certo il periodo del mercato non mi dà mai niente, mi toglie sempre qualcosa. Mette altre attenzioni e quindi toglie qualcosa. Per quanto riguarda i piccoli contrattempi, durante la settimana ce ne sono diversi. C’è chi ha avuto due linee di febbre e stamani non si allena, chi ha avuto una botta in allenamento. Chi è affaticato. Se poi però queste ‘bischerate’ qualcuno le fa diventare una cosa grave è differente. Ce ne sono di tutti i tipi e tutti i giorni e non si possono raccontare tutti. So che siete abituati bene, che vi viene dettagliato tutto, ma nella realtà è così”.
Ieri c’è stata la notizia dell’entrata in scena di LionRock. Dobbiamo aspettarci un’Inter sempre più forte?
“Questo non lo so, mi fa piacere ci siano prospettive importanti e che la società voglia sempre cercare di organizzare una squadra più forte perché se lo merita la storia, il tifoso in generale. I nostri tifosi sono molti e gli vanno date risposte importanti per una squadra sempre più forte”.
Si aspetta qualcosa in più dalla squadra, considerato anche il periodo dello scorso anno con risultati al di sotto delle aspettative?
“In quel periodo abbiamo fatto meno, in un altro abbiamo fatto di più. Si lavora, poi c’è il momento in cui si prende tutto il meglio, altri di difficoltà, ma sono cose che nel lungo periodo succedono. Io non mi aspetto di più solo da alcuni giocatori, io ragiono sempre di squadra. Il fatto che si vogliano creare delle dipendenze è un giochino che va accettato ma dentro non funziona. Non si dipende da un calciatore solo per fare risultato o arrivare in Champions. Poi è chiaro che è tutto in base a delle potenzialità che può mettere in campo. Ognuno di noi cerca di fare il meglio ogni mattina, poi c’è la volta che metti il 110% e la volta che dai l’80% o il 50%, ma tutti devono creare i presupposti per un’Inter forte. E’ un gioco di squadra”.
Icardi vive un periodo di appannamento. E’ un fatto contingente o è qualcosa che riguarda la squadra?
“Secondo me Icardi sta facendo un gioco che riguarda le sue qualità, le sue caratteristiche. Gli si chiede di mettere qualcosa di più per essere più forte e completo. Lui dà la disponibilità per portare queste cose nel suo bagaglio, poi a volte ci riesce e altre no. Ma quel che sta facendo è perfettamente in sintonia con le sue qualità e il suo valore. Come si è detto ci sono cose che ti riescono meglio e dei momenti in cui va tutto per il verso giusto. Non ho molte cose da appuntare ai calciatori, al di là del fatto che nell’ultima prestazione abbiamo fatto qualcosa di meno di quel che possiamo”.
Come vedi la gara contro il Torino?
“Il Toro è costruito in maniera importante dal punto di vista fisico. Hanno uno sviluppo di gioco che spesso passa da duelli fisici fatti di forza. Sotto l’aspetto della ‘garra’ dobbiamo metterci qualcosa di più perché non è la nostra caratteristica ma poi bisogna essere pronti a contrastare dentro le gare e se passa un momento in cui si lotta e si va di continuo da questi rimbalzi bisogna saperlo fare e portare la gara dove ci piace più a noi. Ma loro sono forti, bravi, hanno un allenatore forte, una squadra forte, un club forte. Mazzarri sa tutta la storia ed è molto simile a me come costruzione professionale perché è partito da niente ed ha allenato in giro per il mondo”.
Come hai visto Perisic in questa settimana?
“E’ normale che in dei momenti di mercato si parli di lui perché è forte. Si parla di quelli che hanno quelle qualità. Di chi non ha possibilità di richieste non si parla. E’ uno che tutti vogliono avere in squadra, ma poi devono esserci numeri che supportano quel ragionamento. Il calciatore sa qual è la sua professione, perché qualche anno lo ha passato. Quindi ci si aspetta da lui che continui a farlo quel che deve fare. Tentando di metterci qualcosa in più, tornando a quel discorso per cui chi è forte si aspetta che di qualcosa in più rispetto a un giocatore normale”.
Si aspetta un Toro a due o tre punte?
“Con Zaza e Belotti sono due punte, Iago Falque io l’ho avuto ed è uno completo. Sa fare tutto. E’ con Zaza che la situazione può cambiare a livello tattico e di impatto offensivo perché lui ha fisicità e con Belotti ti crea quel volume sui centrali difensivi che è abbastanza imponente. Bisognerà vedere se noi riusciremo a fare quel che vogliamo e quindi tenere la palla più lontana dalla nostra area”.
Cosa pensa dell’acquisto di Cedric? E’ legato alla situazione di Vrsaljko?
“Lo conoscete tutti Cedric. Sapete anche della situazione di Vrsaljko, delle limitazioni Uefa. Ora sta facendo delle valutazioni, lui con il club e con l’Atletico stanno valutando cosa sia meglio per il calciatore”.
Come sta Politano?
“Ha avuto un affaticamento martedì, per cui abbiamo cercato di non stimolare quel muscolo. Quando ci sono queste situazioni non chiarissime diventa importante la valutazione giorno per giorno sulla condizione del giocatore. Dobbiamo valutarlo anche oggi. Siamo fiduciosi che sia a disposizione. Poi ci saranno da fare delle valutazioni anche sui 90′”.
Cosa può dirci della situazione di Dalbert?
“Dalbert è il più forte di tutti. Calciatore fortissimo e di grandissimo livello. Ha giocato poco, colpa mia e del fatto che ne abbiamo lì un altro altrettanto forte ma abbiamo la possibilità in quel ruolo di esibire una forza completa. Quando manca Asamoah lui dà lo stesso risultato. Per il futuro è uno di quelli su cui puntiamo”.
E’ presumibile pensare che il turnover possa riguardare più Inter-Bologna che non il Torino o la Lazio?
“E’ vero che ci sono più giorni di riposo tra Torino-Inter e Inter-Lazio che non prima della gara successiva, per cui il ragionamento è corretto se domani va tutto bene. Altrimenti ci saranno delle altre valutazioni da fare”.
Considerato che potrebbe arrivare Godin…
“Ma ha firmato? Vogliamo caricarci anche il prossimo mercato… Mi sembra fantasia. Questo ragionamento da un punto di vista mio non è corretto farlo perché io ho a che fare con altri calciatori. Siamo sotto osservazione quando siamo in conferenza stampa. Mi sentono e vi sentono”.
Ma se l’Inter dovesse prendere un altro centrale forte potrebbe esserci un cambio di modulo?
“E’ una cosa possibile perché contro il Torino all’andata abbiamo giocato così. Poi sono state fatte delle precisazioni ma il tempo fatto bene lo abbiamo giocato col 3-5-2. Dipende da chi si ha a disposizione e quanto è un 3-4-3, 3-4-2-1 o 3-5-2, quanto si tengono alti i giocatori a tutta fascia. Io non ho mai visto una squadra forte a livello europeo che gioca 3-5-2. Se poi i tre sono larghi e i giocatori di centrocampo si tengono alti a occupare quelle due piazzole sulla linea difensiva avversaria allora va bene. E noi andremo a usarla di nuovo perché abbiamo già giocatori forti come Ranocchia e Miranda, oltre a D’Ambrosio. Godin ce lo dica lei cosa sa fare”.