Semioli: "L'Ajax ha sottomesso la Juve. Kean? Uno dei giovani più forti" - JuveNews.eu

Semioli: “L’Ajax ha sottomesso la Juve. Kean? Uno dei giovani più forti”

Kean.
Semioli parla della Juventus

Ai microfoni di soccermagazine.it l’ex calciatore Franco Semioli, ha trattato diverse tematiche

 

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“Quando si dice che in Italia la Juventus riesce a dominare ma non fa lo stesso in Europa è vero. Nel nostro paese i bianconeri sono una spanna sopra le altre e ciò è indiscutibile. Mentre in Champions la musica cambia. Ci sono squadre davvero all’avanguardia, giocano un bel calcio e hanno dei progetti importanti basati anche e soprattutto sul settore giovanile. Quello dell’Ajax è l’esempio perfetto di tutto ciò. Giocano a memoria e hanno sottomesso la Juventus con questo gruppo di ragazzi spensierati e senza paura. E questo penso sia davvero il bello del calcio, dal quale tutti dovremmo lasciarci ispirare. In Nazionale dove mi giravo mi giravo cascavo bene. Io fui anche una delle tre riserve per il Mondiale del 2006 quindi ho vissuto anche il periodo del ritiro con quella squadra e si vedeva che era davvero piena di fenomeni. I giocatori che dal punto di vista tecnico mi facevano letteralmente impazzire erano Del Piero, Totti, Camoranesi e Pirlo. Ma potrei continuare. Poi anche a livello umano ho scoperto gente fantastica, come Gattuso e Cannavaro. Quella è stata una delle Nazionali più forti di sempre. I vivai sono tutto, però purtroppo sono poche le società che investono seriamente sul settore giovanile. Atalanta, Torino, Fiorentina, Inter, Milan, Juve sicuramente quelle che guardano con più attenzione. Le altre squadre sono ancora un po’ indietro e questo è sicuramente un problema perché rischiamo di trovarci in futuro senza campioni e poi ci porta a dover comprare stranieri pagando tanti soldi e senza una Nazionale competitiva. Il giovane più forte? In questo momento me ne vengono in mente tre: Zaniolo della Roma, Chiesa della Fiorentina e Kean della Juventus. Loro sono il futuro e sono certo che saranno dei campioni. Fanno ben sperare, ma per una Nazionale forte dobbiamo lavorare tanto e trovare altri ragazzi come loro”.

 

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