TORINO – Il giornalista Mario Sconcerti ha parlato attraverso il suo editoriale per Il Corriere della Sera.
“Sono attaccanti opposti Ronaldo e Lukaku, anche se sembrano rincorrersi sulla stessa strada. Ronaldo vale tanto, ma per se stesso. Lukaku vale anche per chi gli sta vicino. È un problema di mentalità e di fisico. Lukaku è una quercia naturale, pesa 11 chili più di Ronaldo, viene spontaneo lasciare a lui anche un po’ di fatica degli altri. Ronaldo compie un’azione sola, strepitosa e sua. Immobile è più vicino a Ronaldo, è quasi solo un finalizzatore. Vince chi segna di più e chi è più utile. Ma Ronaldo farà 35 anni fra un mese, Lukaku 27 fra cinque, Immobile sta arrivando ai trenta. Le differenze sono pesanti, accentuano l’idea personale di gioco: Ronaldo per sé, Lukaku anche per il futuro, Immobile per un lungo presente. Segnano tutti e tre moltissimo, commetteremmo uno sbaglio pensando siano loro quelli che decidono. I tanti gol comuni si annullano a vicenda. La differenza tocca ai numeri due del reparto. Qui la Juve ha Dybala o Higuain. Non pensate al tridente, rimarrà, ma non per più di altre sei-sette partite sparse. Qui l’Inter ha Lautaro, la Lazio Correa. Dybala ha tante cose, ma pensa già da giocatore arrivato. Vede il suo ruolo come difesa di se stesso. Lautaro è alla scoperta del mondo. Correa è molto interessante ma lascia ancora agli altri troppi tiri. Sono comunque loro quelli che incideranno più di Ronaldo, Lukaku e Immobile.”