TORINO – Sarri, turnover sì o turnover no? La risposta è semplice: se la rosa lo permette, sì. Il tecnico ai tempi di Napoli veniva criticato da molti per la scarsa rotazione dei titolari, che a fine stagione arrivavano stanchi. Al Chelsea però questa storia non si è ripetuta, il motivo? Il livello dei panchinari.
[fnc_embed]<iframe frameborder=”0″ width=”700″ height=”450″ allowfullscreen=”true” src=”https://www.dailymotion.com/embed/video/x72a1wy?autoPlay=1&mute=1″ id=”tv”> </iframe>[/fnc_embed]
A Londra, Sarri gestiva una rosa di almeno 18 elementi di alto livello che gli permettevano un ricambio costante senza perdere di qualità. A Torino il tecnico troverà una rosa ancora migliore, con 22 titolari con i quali sbizzarrirsi a proporre formazioni differenti. Gli anni scorsi il cambio continuo è stato il marchio di fabbrica di Allegri, che arrivava a schierare più di 20 formazioni diverse in stagione. Quest’anno però i ballottaggi importanti sono 3, senza contare Chiellini infortunato: Dybala-Mandzukic, Rabiot-Matuidi e Costa-Bernardeschi. A Firenze già si potrebbe vedere qualche novità.