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TORINO – L’allenatore della Juventus Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria nel derby di ieri sera.
E’ il primo derby che vince. Emozioni e pensieri?
“Avevo vinto tre volte Sangiovannese-Montevarchi e per me era un derby straordinario, un derby serio.”
Come ha visto la Juve questa sera? Ha aspettato il momento giusto per colpire il Torino.
“Che la partita presupponesse due o tre fasi differenti era prevedibile, così come che l’inizio del Torino sarebbe stato di grande livello di intensità e aggressività. Il primo obiettivo era quello di reggere questo impatto iniziale, poi quando calavano di intensità avremmo dovuto prendere in mano la partita e abbiamo fatto bene nella seconda fase del primo tempo. Una volta presa in mano bisogna chiuderla, abbiamo mancato due tre volte il 2-0. Sono contento della prova, ci siamo trovati dentro un derby tosto, di grande aggressività, non adatta alle nostre caratteristiche, ma ci siamo stati dentro e l’abbiamo risolta. Quando un allenatore vede questo non può che essere contento, poi è venuto fuori un derby carico, che può costare qualcosa a livello di qualità e palleggio, ma è conseguenza della partita che viene fuori.”
La squadra ha giocato spesso molto alta e qualche volta ha subito la palla alta in profondità del Torino.
“Per me è un complimento, se uno mi dice che ho la linea altissima io godo, perché è quello che cerchiamo di fare costantemente. Forse ero distratto, ma mi sembra che l’attacco della profondità degli attaccanti del Torino non ci ha mai causato problemi. Mi sembra che siamo sempre scappati nei tempi giusti e mi sembra che la linea difensiva, o meglio la fase difensiva, stasera ha funzionato bene. Anche perché la forza offensiva del Torino non è trascurabile: ha fisicità, accelerazioni, colpi in area di rigore. Mi sembra alla fine una prestazione difensiva di buon livello.”
Nella prima mezz’ora mancava un po’ di profondità all’attacco della Juve, da qui è stato necessario l’ingresso di Higuain? E volevo chiederle dell’adattamento di Bernardeschi a questo ruolo…
“Nel primo tempo abbiamo cercato la profondità ma da troppo lontano, con palloni che partivano da 70 metri ed erano quindi leggibili. La richiesta era sì di attaccare la profondità, ma portando la squadra più vicina alla porta avversaria. Ci mancava un po’ di riempimento dell’area, la sensazione dalla panchina era che nel primo tempo Dybala e Ronaldo fossero un po’ troppo distanti. Tirandosi fuori troppo Dybala e decentrandosi troppo Ronaldo avevamo problemi a riempire l’area. Poi c’è anche un discorso di freschezza. Il problema è che noi potevamo avere Dybala e Bernardeschi stanchi perché vengono da una serie di partite lunga e Ramsey e Higuain piuttosto corti. Abbiamo trovato questa via di mezzo e ci ha premiato.”
Si può cominciare a parlare di un duello tra Juve e Inter?
“Quanto fa 27×3? Non ero bravo in matematica: 81? Ci sono 81 punti in palio… Già la classifica di domani può dare un’idea diversa. Magari domani l’Atalanta si avvicina. Mi sembra un po’ prematuro. Capisco che per un giornalista ci sia interesse nel creare subito uno scontro testa a testa tra due squadre, ma mi sembra presto pensare di tagliare fuori le altre squadre.”
E’ il quarto episodio in cui De Ligt tocca il pallone di mano. Un caso?
“Sì, stasera aveva la mano al posto sbagliato al momento sbagliato, ma per fortuna aveva il piede al posto giusto al momento giusto.”
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