TORINO – Ecco le parole rilasciate da Arrigo Sacchi a TMW al Salone del Libro di Torino., fra Juventus, Champions League, calcio italiano e rapporto con Mancini.
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SULLA CHAMPIONS – “Le squadre che sono in finale di Champions giocano un calcio molto offensivo e noto in loro generosità ed entusiasmo. Non sono squadre che puntano tanto sulla tattica, quanto sul lavoro di squadra e meritano sicuramente di trovarsi lì dove sono oggi. In Italia forse ogni tanto abbiamo paura di innovare, e sbagliamo. Serve un calcio ottimistico, il pessimismo e la routine ti uccidono. La creatività non deve essere inibita”.
SU ALLEGRI – “Non mi sono scontrato con Allegri. La Juventus non è passata in Champions perché ha trovato una squadra come l’Ajax che ha saputo mettere sotto i bianconeri, meritando di più”.
SUGLI ALLENATORI – “Purtroppo in Italia investiamo poco nei giovani, ci sono troppi stranieri e non abbiamo le strutture di allenamento avanzate che dispongono in altri Paesi. I giovani da noi si allenano invece in strutture insufficienti. Poi c’è da fare un discorso sugli allenatori: quando diventavamo allenatori noi il supercorso di Coverciano durava un anno scolastico, ora 32 giorni. O eravamo cretini noi o adesso sono dei super-geni”.
SU MANCINI – “Il suo arrivo in Nazionale è stato senza dubbio positivo. Ma la Nazionale è una squadra frutto di quanto fanno gli altri perché le nazionali giovanili incidono poco”.