Ai microfoni de Il Corriere dello Sport, Fabio Quagliarella, si esprime sul campionato e sul testa a testa con Cristiano Ronaldo
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Con il portoghese ci giocherebbe molto volentieri: “Sì, alla playstation. Anzi, forse… Ronaldo se ne porta due dietro e mi lascia gli spazi liberi. A queste condizioni sarebbe perfetto, mica posso sbagliare davanti alla porta. Ronaldo e Messi fanno un altro sport. Sì, mettilo bene, ti ho dato un titolo? L’ultima generazione ha prodotto un solo fenomeno in grado di raggiungerli: Mbappé, Verratti mi dice che è impressionante. Chiellini? È tra i migliori tre difensori al mondo. Conte? Quando hai appetito con Conte diventa fame vera, sbraneresti il mondo. Alla Juve sapevo di non poter giocare 60 partite su 60, ma se hai un martello come Conte capisci certe cose. Un trapano. Ti racconto questa, una storia di mercato e di sicuro ti piacerà. Estate 2013. Apparecchiano un giro di attaccanti: io alla Roma, Gilardino alla Juve e Borriello al Genoa. Solo che c’è un piccolo particolare. All’ultimo si inserisce la Lazio e diventa un derby. Tare mi tempesta ogni dieci minuti, cedo e non cedo? Stanno parlando, barcol- lo un po’. Poi squilla il cellulare. È lui, come un treno: “Fabio, ma mi dicono che vuoi andar via, farò casino, smettila. Non darò mai il placet, ricordatelo”. Il famoso trapano. “Mister, se non lo dà io resto alla Juve”. Conte ti aggredisce nel senso buono, ti convince. A un certo punto mi mettono in viva voce, Tare spinge e la Roma rilancia. Devo scegliere in dieci minuti. Li gelo con un “resto alla Juve, chiudiamola così”.